Nella prime ore di oggi, martedì 1 aprile, la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (SISCO) di Catanzaro e la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, supportati in fase esecutiva da personale delle Squadre Mobili di Cosenza, Modena, Parma, Ferrara e Grosseto e delle S.I.S.C.O. di Bologna e Firenze, di pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale - Meridionale e Centrale” e di due unità cinofile antidroga, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 20 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
13 in carcere, 7 ai domiciliari (i nomi degli arrestati)
Dei 20 indagati, 13 sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, mentre gli ulteriori 7 di quella degli arresti domiciliari.
In carcere:
Gaetano Roberto Bruzzese, nato a Bresso il 2-05-1968
Olindo Celeste, nato a Cariati il 14 ottobre 1984
Alfonso Cosentino, nato a Cariati il 16 novembre 1980
Rocco Francesco Creolese, nato a a Cariati il 7 agosto 1987
Giorgio Greco, nato a Cariati il 9 febbraio 1964
Giulio Graziano, nato a Cariati l'8 ottobre 1967
Antonio Mangone, nato a Cariati il 17 ottobre 1988
Aldo Marincola, nato in Germania il 18 maggio 1984
Cataldo Rizzo, nato a Cariati il 30 marzo 1982
Fiorenzo Santoro, nato a Rossano il 5 ottobre 1977
Cataldo Scilanga, nato a Cirò Marina il 22 luglio 1976
Salvatore Spagnolo, nato a Cariati il 28 aprile 1991
Raffaele Mario Giuseppe Talarico, nato a Cariati il 12 settembre 1960
Ai domiciliari
Provino Meles, nato a Cariati il 24 ottobre 1982
Raffaele Meles, nato a Cariati il 29 maggio 1984
Bruno Morise Guarascio, nato a Cariati il 22 aprile 1968
Antonio Russo, nato a Cariati il 27 aprile 1993
Ettore Talarico, nato a Cariati il 18 agosto 1954
Maria Francesca Talarico, nata a Cariati il 22 dicembre 1994
Angelina Tavilla, nata a Rosarno il 28 dicembre 1966
Il provvedimento scaturisce da un’ampia attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato, Squadra Mobile, SISCO di Catanzaro e Servizio centrale Operativo, che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, nonché riscontri e servizi dinamici sul territorio, e che, attese le proiezioni sul territorio tedesco, si è avvalsa della cooperazione giudiziaria internazionale con la Germania, mediante la costituzione di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team Jit), tra la Procura della Repubblica di Catanzaro – D.D.A. e gli uffici investigativi della Polizia di Stato, con la Procura di Stoccarda e la Polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.
La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, tramite gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato l’operatività, sul territorio di Cariati (CS), di un’organizzazione criminale di tipo ‘ndranghetistico, ricostruendone l’organigramma, con i ruoli dei vari associati, nonché le plurime attività illecite poste in essere, rispettivamente, dagli indagati, e i vari settori di operatività, correlati alle ipotizzate fattispecie penali, capaci di condizionare le attività economiche delle persone offese.
Si tratta, in particolare, di gravi elementi indiziari circa l’attuale assetto di un’organizzazione criminale avente proiezioni in Germania, nell’ambito del quale si è accertato come la citata ‘ndrina abbia operato secondo stretti vincoli territoriali – similari a quelli adottati in Italia – nonché tramite l’utilizzo di metodi violenti finalizzati all’imposizione dei prodotti agli imprenditori italiani cariatesi presenti in territorio tedesco, ai quali è stato imposto – anche tramite atti di danneggiamento - l’acquisto di derrate di frutta provenienti dalla Calabria.
In tale contesto, nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati attinti dalle rispettive misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, per reati contro il patrimonio, tra cui danneggiamenti propedeutici alle attività estorsive ed estorsioni, anche perpetrate in territorio tedesco, nonché alcune condotte poste in essere anche da professionisti operanti sul territorio di Cariati (CS) afferenti ai delitti di intestazione fittizia di beni, di illecita concorrenza con minaccia o violenza, e di falso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.
Contestualmente nel land tedesco del Baden-Württemberg, investigatori della Polizia di Stato e della Kriminalpolizeidirektion di Waiblingen, hanno dato esecuzione ad altre misure restrittive, nel parallelo procedimento penale dell’Autorità Giudiziaria Tedesca, che hanno riguardato altre vicende emerse nell’ambito delle investigazioni condotte dalla squadra investigativa comune coordinata dalla Procura distrettuali di Catanzaro e dalla Procura di Stoccarda.
Le attività esecutive sono state supportate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell’ambito del Progetto I CAN.
Coinvolti anche professionisti
Ci sono anche alcuni avvocati e commercialisti tra le venti persone coinvolte in Italia nell’operazione contro la 'ndrangheta eseguita dalle Polizie italiana e tedesca sotto le direttive delle Procure di Catanzaro e Stoccarda, con l’esecuzione, complessivamente, di 29 arresti (20 in Italia). I professionisti a carico dei quali sono state eseguite misure cautelari si sarebbero resi responsabili di attività di supporto in favore di affilati alla 'ndrangheta. Le cosche sulle attività delle quali l’operazione ha fatto luce sono, in particolare, quella dei Greco di Cariati (Cosenza) e dei Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone).
Occhiuto, bene operazione Italia-Germania. Grazie a forze dell’ordine
“Complimenti alla Procura distrettuale di Catanzaro, alla Polizia di Stato italiana, alla Procura di Stoccarda e alla Polizia tedesca, che, in un’azione congiunta, hanno eseguito 29 provvedimenti restrittivi tra l’Italia e la Germania, colpendo duramente un’organizzazione criminale legata alla ’ndrangheta.
L’operazione, che si inserisce nel quadro della collaborazione internazionale per il contrasto alla criminalità organizzata e vede il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, Antiterrorismo e di Eurojust, che ringrazio sentitamente, conferma ancora una volta la professionalità, la capacità investigativa delle nostre forze di polizia, e la proficua cooperazione con gli altri Paesi, indispensabile per aggredire i ramificati interessi illeciti che inquinano non solo i nostri territori, ma che spesso superano anche i confini nazionali.
È fondamentale agire efficacemente contro le organizzazioni criminali che, infiltrando talvolta l’economia locale, sono in grado di soffocare con estorsioni, azioni violente e intimidazioni, anche qualsiasi attività perfettamente legale”.
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
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