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Operazione Chirone, definitiva l'assoluzione dell'imprenditore lametino Giancarlo Arcieri

20020605 - ROMA - POL - GIUSTIZIA: ANMA INCONTRA CASTELLI E CONFERMA SCIOPERO DOMANI - Un'immagine d'archivio che mostra una toga lasciata su di una sedia in un'aula di tribunale. DANILO SCHIAVELLA/ANSA/TO

È divenuta definitiva la sentenza di assoluzione, emessa lo scorso luglio dal Tribunale Collegiale di Palmi, nei confronti dell’imprenditore lametino Giancarlo Arcieri, difeso dall’avvocato Lucio Canzoniere. Arcieri è stato assolto con la formula "perché il fatto non sussiste" da tutti i capi di imputazione a lui contestati, in particolare dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, di partecipazione a un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di corruzione, e di intestazione fittizia di appalti per favorire ditte riconducibili alla cosca Piromalli.

Diventa definitiva anche la misura di dissequestro della società Lewis Medica srl, riconducibile allo stesso Arcieri, e delle relative quote societarie.

L’imprenditore era stato coinvolto nell’ambito dell’operazione “Chirone” e sottoposto agli arresti domiciliari nel marzo 2021, in esecuzione di un’ordinanza del Gip distrettuale di Reggio Calabria. La misura cautelare era rimasta in vigore per oltre un anno. Fin dal primo interrogatorio di garanzia, Arcieri aveva dichiarato la propria totale estraneità ai fatti contestati.

L’avvocato Lucio Canzoniere ha sottolineato come la sentenza confermi quanto già sostenuto dal suo assistito all’epoca dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Reggio Calabria. In particolare, è stato evidenziato che la presunta qualità di socio occulto di Arcieri nella società M.C.T. era già stata oggetto di valutazione da parte del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, che aveva annullato l’ordinanza cautelare in relazione a tale accusa.

Il Tribunale di Palmi, nella sentenza assolutoria ormai irrevocabile, ha messo in luce come proprio questa imputazione rappresentasse l’“architrave dell’intero teorema accusatorio” a carico dell’imputato, confermando implicitamente che si è trattato di un grave errore giudiziario che avrebbe potuto essere evitato fin dall’inizio.

Con l’assoluzione di Giancarlo Arcieri e il dissequestro dell’intero compendio aziendale della Lewis Medica, si chiude una lunga e complessa vicenda giudiziaria, restituendo all’imprenditore la dignità e l’onore di un uomo descritto dal suo difensore come “di specchiata moralità, che ha sempre improntato la propria vita e la propria attività professionale al rispetto delle regole e alla dirittura morale”.

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