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Processo sulla gestione della piscina a Crotone, “Daippo” favorito a scapito dell’ente

La motivazione della sentenza col quale sono stati condannati due ex dirigenti comunali. Gli allora amministratori di Crotone assolti perché abrogato il reato d’abuso d’ufficio

Il Comune di Crotone ha «procurato consapevolmente» un «vantaggio» al consorzio Daippo pagando al suo posto le bollette delle utenze della piscina olimpionica dal 2013 al 2019. Lo scrive il Tribunale di Crotone nelle motivazioni della sentenza, pronunciata il 21 ottobre 2024, che ha condannato due ex dirigenti dell'ente e assolto gli altri cinque imputati coinvolti nel processo sulla gestione dell’impianto.
Come si ricorderà, l'inchiesta coordinata dalla Procura di Crotone venne alla luce il 7 novembre 2019 con cinque divieti di dimora eseguiti dagli agenti della Digos e portò alla caduta dell'allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Ugo Pugliese. Al termine del dibattimento, i giudici hanno inflitto 4 anni e 10 mesi a Gianfranco De Martino e 1 anno, 9 mesi e 20 giorni di reclusione a Giuseppe Germinara. I due sono stati riconosciuti responsabili di aver fatto «ottenere» al sodalizio sportivo, firmando le determine di liquidazione, «quel risparmio di spesa che, consentendogli di rientrare nei costi di gestione, gli avrebbe permesso di continuare a gestire la piscina».

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