
È tornato in libertà Antonio Giardino, il 48enne di Isola Capo Rizzuto che lo scorso 25 marzo era finito in manette nell'ambito dell'inchiesta "Folgore-Blizzard" della Dda di Catanzaro.
Così ha deciso oggi il Tribunale del riesame di Catanzaro. I giudici, accogliendo l'istanza del difensore dell'indagato, l'avvocato Roberto Coscia, hanno annullato l'ordinanza d'arresto emessa dal gip distrettuale. L'operazione, scattata con 17 arresti eseguiti dai carabinieri del Ros, avrebbe fatto luce sui presunti affari illeciti della cosca Manfredi-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto che - per gli inquirenti - sarebbe riuscita ad allungare i suoi tentacoli anche nel nord Italia. E in questo ipotizzato scenario criminale, si inserisce la figura di Giardino al quale i pm contestano i reati di associazione mafiosa e di detenzione e porto il luogo pubblico di arma, quest'ultimo aggravato dalla mafiosità.
Secondo l'accusa, il 48enne sarebbe un esponente del clan 'ndranghetista al quale avrebbe dato il suo apporto mettendo le mani sugli appalti della manutenzione della rete ferroviaria e sui lavori edilizi. Ma davanti al Riesame, l'avvocato Coscia ha smontato gli addebiti mossi al suo assistito al punto da portare alla sua scarcerazione.
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