
Il 28 aprile 2025, poliziotti della Squadra Volante hanno arrestato in quasi flagranza di reato un giovane per il reato di maltrattamenti in famiglia.
L’arresto scaturisce dalla richiesta di intervento da parte dei genitori, a seguito di una violenta lite in famiglia nel corso della quale il giovane avrebbe aggredito, per futili motivi, dapprima la madre, afferrandole il collo e cercando di strozzarla, subito dopo il padre, che era accorso in difesa della coniuge.
All’atto del sopralluogo del personale della Polizia di Stato, l’appartamento è stato rinvenuto a soqquadro, con oggetti e suppellettili varie per terra, danneggiati o andati in frantumi, mentre il ragazzo non era in casa, perché allontanatosi.
Dalle dichiarazioni acquisite da parte dei genitori, fortemente provati dall’accaduto, si evinceva che l’episodio verificatosi era solo l’ennesimo di una lunga sequela di comportamenti violenti e vessatori posti in essere dal figlio ai loro danni.
Considerato il perdurante stato d’ansia e il forte timore per la loro incolumità in cui vivevano da tempo, i due genitori hanno sporto querela.
Il giovane è stato fermato poco dopo dai poliziotti e, anche in loro presenza, ha tenuto un atteggiamento di sfida e minacciava velatamente i congiunti, facendo intendere che avrebbe regolato successivamente con loro la situazione.
A seguito del giudizio di convalida dell’arresto, tenutosi in data 30 aprile 2025, il Gip presso il Tribunale di Catanzaro ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
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