
Si è concluso con un’assoluzione piena il processo a carico di Michele Bonavota, accusato di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Secondo la Guardia di Finanza, al momento della domanda (giugno 2019), l’uomo era sottoposto a custodia cautelare per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta “Rinascita Scott”.
L’accusa sosteneva che Bonavota avrebbe dovuto comunicare la misura per non ottenere il beneficio. Tuttavia, in aula la difesa ha prodotto l’ordinanza con cui, già a gennaio 2020, il Tribunale del Riesame aveva annullato la misura cautelare.
Il giudice, ritenendo insussistenti i presupposti del reato, ha assolto l’imputato con formula piena, stabilendo che “il fatto non sussiste”. L’istruttoria ha infatti confermato la legittimità dell’erogazione del reddito.
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