
«L’imputazione» contestata a Ferdinando Greco «è frutto di un errore materiale», e «pertanto si è fiduciosi che la sua posizione verrà, in tempi auspicabilmente rapidi, archiviata dalle competenti autorità giudiziaria».
A parlare sono gli avvocati Pietro Capoano e Felisia Benincasa che, all'indomani dell'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud, sono intervenuti sulla posizione del loro assistito coinvolto, con altre dieci persone, nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sui presunti favori che il Comune di Strongoli avrebbe assicurato alla cosca Giglio.
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