
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 2119/25, ha confermato la sospensione della sentenza del Tar di Catanzaro, annullando di fatto la decadenza dell’accreditamento del Sant’Anna Hospital. Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Francesco Pitaro e dal professore Bernardo Giorgio Mattarella per conto della curatela fallimentare della clinica.
"Una decisione importante - hanno commentato, apprendendo la notizia, i consiglieri Comunali Raffaele Seró e Antonio Barberio - che consente alla clinica di continuare ad operare regolarmente e di garantire servizi sanitari fondamentali per la città e per l’intera Calabria. Si tratta di una pronuncia che restituisce dignità a Catanzaro e ai suoi cittadini, confermando l’importanza di una struttura d’eccellenza nel campo della cardiochirurgia, punto di riferimento regionale per competenze, qualità e professionalità. Prosegue così la nostra battaglia per la tutela del Sant’Anna Hospital, a difesa del diritto alla salute, del lavoro e della giustizia nei confronti di un territorio troppo spesso penalizzato da scelte miopi e incomprensibili".
I due consiglieri comunali hanno anche rivolto "un sentito augurio al Sant’Anna, con la speranza che questa vicenda segni l’inizio di una nuova fase, che consenta alla clinica di tornare ad essere un simbolo della sanità d’eccellenza calabrese. Ma non possiamo ignorare un dato ormai evidente: l’ordinanza del Consiglio di Stato certifica politicamente il ruolo di Roberto Occhiuto come nemico numero uno di Catanzaro e dei catanzaresi. La sua azione amministrativa ha rischiato di compromettere irrimediabilmente un presidio sanitario vitale per la nostra comunità. È il momento che la città reagisca e difenda con forza i propri diritti e il proprio futuro".
Sulla decisione del consiglio di Stato è intervenuto anche il consigliere comunale Vincenzo Capellupo: "Il Consiglio di Stato, in accoglimento delle tesi proposte dagli avvocati Francesco Pitaro e Bernardo Giorgio Mattarella, ha confermato la sospensione della sentenza del Tar Catanzaro e della decadenza dell’accreditamento del S.Anna Hospital. Il provvedimento conferma gli interrogativi sulla correttezza del decreto con cui il Commissario alla sanità e Presidente Occhiuto ha messo una pietra tombale sul futuro del Sant’Anna".
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