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Crotone: bonifica, viabilità e scorie in Svezia. Il Ministero: decreto da riesaminare

Indetta una conferenza dei servizi per il 1 agosto sul provvedimento sotto esame davanti al Tar Il commissario Errigo ieri sul cantiere: «Le discariche all’estero non bastano per tutti i rifiuti»

Approda in Conferenza dei servizi decisoria il riesame del decreto n. 27 col quale il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, il primo agosto 2024, ha approvato il primo progetto stralcio del Piano operativo di bonifica-Fase 2 presentato da Eni Rewind per il Sin di Crotone.
Il Mase ha infatti convocato per il 15 luglio una riunione nella propria sede di via Cristoforo Colombo, a Roma, tra tutti gli enti interessati. Al centro dell'incontro ci sarà la discussione delle modifiche da apportare al provvedimento che, dieci mesi fa, ha varato gli interventi di bonifica dell'ex area industriale di Crotone che la società dell'Eni ha avviato lo scorso lunedì cominciando gli interventi di rimozione dei rifiuti dalla discarica fronte mare ex Pertusola-Armeria. Il confronto s'è reso necessario alla luce di alcuni aggiornamenti che sono emersi nelle ultime settimane. Da un lato c'è l'ipotesi di ricorrere a via Avogadro per soddisfare le esigenze di transito dei veicoli quando, nel 2028, gli scavi porteranno alla chiusura di via Leonardo da Vinci, la strada consortile adiacente al cantiere di bonifica la cui interdizione è stata posticipata. E per fare ciò, via Avogadro, che la multinazionale s'era impegnata a sottoporre ad uno studio di viabilità, ha bisogno di manutenzione per diventare percorribile.

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