
Emilio Errigo, commissario straordinario del Sin di Crotone, bussa alle porte dell’Istituto superiore di sanità, ma si rivolge anche all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Consiglio nazionale per le ricerche, ministero della Salute, Agenzia per la protezione dell'ambiente in Calabria e Regione. Il commissario è intenzionato ad ottenere da questi enti «le informazioni da loro possedute» relative ai «dati epidemiologici» che riguardano la portata dell'incidenza sui cittadini delle emissioni provenienti dalle aree contaminate del Sin di Crotone.
L'obiettivo – come spiega il delegato del governo – è avviare ed implementare «un programma di raccolta e analisi di dati epidemiologici». La richiesta di Errigo è stata formalizzata lunedì ad una settimana esatta dall'inizio degli interventi di bonifica da parte di Eni Rewind, titolare dei siti inquinati, con la rimozione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi dalla discarica fronte mare ex Pertusola.
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