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I tentacoli laziali del clan Gallace di Guardavalle, la Cassazione: pene da ricalcolare

I giudici della Suprema Corte si sono pronunciati nell’ambito del maxi processo “Mythos”, nato per colpire l’articolazione della cosca di Guardavalle, disponendo annullamenti con rinvio per diversi imputati

20060418- CDL, CASSAZIONE CONTROLLI RISULTATO OLTRE OGNI DUBBIOIl palazzo di Giustizia sede della Corte di Cassazione a Roma. ALESSANDRO DI MEO / ANSA /JI

La Suprema Corte si è pronunciata maxi processo “Mythos”, nato per colpire l’articolazione laziale della cosca Gallace di Guardavalle, disponendo annullamenti con rinvio per diversi imputati. La vicenda ruota attorno all’espansione nel Lazio della cosca di Vincenzo Gallace e Carmelo Novella, con epicentro a Guardavalle, ma con ramificazioni fino al litorale di Nettuno e Anzio.
L’impianto accusatorio si fonda sulla continuità della locale di Guardavalle anche dopo l’uccisione di Novella, con la gestione dei rapporti in carcere, la raccolta fondi per le famiglie dei detenuti e attività di controllo sul territorio romano.
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