
Anche i morti erano diventati un business per la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Lo ipotizza la Dda di Catanzaro nell’avviso di conclusione indagini che è stato notificato a 12 persone tra le quali figurano un dipendente del Comune di Isola Capo Rizzuto e gli utenti del cimitero. Devono rispondere, a vario titolo, di induzione indebita a dare o promettere utilità ed estorsione, entrambi i reati aggravati dalla finalità mafiosa, per fatti risalenti agli anni 2021-2022.
Sotto la lente del sostituto procuratore Pasquale Mandolfino, che ha coordinato le investigazioni condotte dai carabinieri, è finito il presunto giro di estorsioni e richieste di denaro che avrebbe ruotato attorno ai lavori che venivano svolti al cimitero di Isola Capo Rizzuto. Nello specifico, le indagini si sono focalizzate su Eugenio Varca, addetto ai servizi cimiteriali del Municipio, e sul suo collega, indicato come l’indagato principale, che nel frattempo è deceduto.
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