
Nuova bufera sul Municipio di Stalettì dove finiscono al centro di un’inchiesta giudiziaria il sindaco Mario Gentile e la responsabile dell’ufficio tecnico Katia Trebian. Entrambi sono indagati per supposti reati ambientali in violazione del Codice dell’ambiente e in particolare dei principi di precauzione e azione preventiva. Ad accendere i riflettori sul caso è stata negli ultimi mesi la Guardia costiera di Soverato che nel mese di giugno ha eseguito nuovi accertamenti all’interno dell’impianto di depurazione comunale in località Coscia.
È qui che secondo gli inquirenti sarebbero stati raccolti e depositati per oltre 12 mesi rifiuti derivanti dal trattamento delle acque reflue urbane senza alcuna autorizzazione e senza effettuare le necessarie operazioni di smaltimento. Fanghi, sabbie e residui di vaglio che, se non trattati correttamente, possono rappresentare un serio rischio per l’ambiente e la salute pubblica.
Le contestazioni si allargano all’abbandono di rifiuti speciali, tra cui fanghi e acque fognarie non depurate, su terreni e acque superficiali nel territorio comunale di Stalettì.
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