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Narcotraffico dal Sudamerica dei Gallace di Guardavalle: il boss divenuto capocrimine di Polsi si faceva chiamare Rolex

La figura carismatica di Cosimo Damiano Gallace a capo dell’organizzazione

Cosimo Damiano Gallace

Rolex è il nome che utilizzava nelle chat criptate, per tutti però Cosimo Damiano Gallace era il vertice dell’organizzazione. Il 7 ottobre del 2021 è stato arrestato dopo una lunga latitanza. I carabinieri lo hanno trovato a pochi chilometri da Guardavalle nascosto in un bunker, realizzato all’interno di un appartamento a sua volta ricavato in uno stabile dove c’era una ditta di produzione di calcestruzzo.

Durante la perquisizione i Carabinieri trovarono un trolley con circa 35mila euro in contanti, un tablet, diverse schede telefoniche (alcune ancora non attive) e nove telefoni cellulari, di cui due danneggiati dal boss prima di essere arrestato. Probabilmente proprio con quei telefoni partecipava alle chat dirigendo il traffico di cocaina dal Sudamerica all’Europa. Figura autorevole capace di evitare lo scontro con due affiliati di rilievo accusati di aver fatto affari con gli albanesi a Roma per conto proprio.
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