
L’aspettativa era un quadro chiaro sulla sicurezza dell’area portuale in breve tempo, prima che scadesse il distacco degli operai Carmar (rinnovato ieri). Ma l’intesa tra Comune e dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Reggio Calabria ha richiesto più tempo del previsto. Solo giovedì la Giunta ha autorizzato il prelevamento dal fondo di riserva della somma (31.720 euro) necessaria a redigere lo studio finalizzato a caratterizzare le condizioni meteomarine nel porto e a verificare l’idoneità all’uso dei pontili. Proprio quelli della Carmar srl, attualmente sotto sequestro e affidati in custodia con facoltà d’uso al sindaco Nicola Fiorita.
Il primo cittadino aveva annunciato l’intenzione di procedere a una verificazione della loro utilizzabilità, considerati i rilievi sollevati a novembre dalla Guardia costiera che aveva contestato, in particolare, una difformità nel numero dei corpi morti (ipotesi respinta da Carmar che ha fatto svolgere una controperizia). Ma nel frattempo c’era un porto da far andare avanti e, in particolare, c’era da garantire la fruibilità degli ormeggi.
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