
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che era stata eseguita il primo luglio scorso dalla Guardia di finanza a carico di Vincenzo Scorcia, di 48 anni, primario del reparto di oculistica dell’Azienda ospedaliera universitaria «Dulbecco» del capoluogo calabrese.
La decisione é stata presa dai giudici in accoglimento dell’istanza presentata dai difensori di Scorcia, Francesco Gambardella e Andrea Carnevali. La Procura della Repubblica di Catanzaro, nell’ambito di un’inchiesta che vede indagate complessivamente 12 persone, contesta a Scorcia i reati di concussione, truffa e peculato. Secondo l’accusa, il primario avrebbe agevolato i suoi pazienti privati, nelle liste d’attesa per le visite oculistiche, in cambio di consistenti somme di denaro.
In libertà anche Maria Battaglia, segretaria del prof Scorcia
Maria Battaglia, storica segretaria del professore Scorcia, torna finalmente in libertà. Gli avvvocati Perrone e Spano', che ne hanno assunto la difesa, hanno convinto l’autorità giudiziaria dell’insussistenza non solo di una presunta consorteria criminale, ma anche dei reati contestati alla loro assistita. È stata fatta piena chiarezza - si legge in una nota - su una vicenda che aveva gettato un’ombra ingiustificata sulla figura della signora Battaglia – dichiarano i legali – e questo risultato conferma la correttezza delle sue condotte sin dall’inizio. I difensori si dichiarano soddisfatti per l’esito di un percorso difensivo che, sin dal primo momento, ha puntato a ristabilire la verità dei fatti e a restituire serenità a una donna estranea a ogni ipotesi di illecito.
Confermato il sequestro di beni per Andrea Bruni ed Eugenio Garofalo
Il Tribunale del Riesame ha poi confermato la misura cautelare del sequestro dei beni per un valore complessivo di 62 e 76 mila euro per i medici Andrea Bruni ed Eugenio Garofalo
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