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La periferia sud di Catanzaro è il fortino del nuovo clan degli zingari

Una sentenza per la prima volta certifica la trasformazione della criminalità rom. «Da braccio operativo utilizzato dai clan crotonesi ad organizzazione autonoma»

Da “braccio operativo” utilizzato dalla 'ndrangheta crotonese a clan autonomo. La sentenza del gup Chiara Esposito certifica per la prima volta la trasformazione della criminalità rom, stanziale nella periferia sud di Catanzaro, in una vera e propria ’ndrina. In quasi seicento pagine sono contenute le motivazioni della sentenza che il 19 dicembre scorso ha portato alla condanna di 41 imputati (solo 4 le assoluzioni). Si ricostruisce così una storia criminale che partita dai furti ha trasformato «una comunità etnica di considerevoli dimensioni» in un'organizzazione ormai pienamente inserita «nell’assetto ‘ndranghetistico».
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