La lotta interna al Pd continua. Anzi, invece di limitare i danni, il solco tra le due fazioni è sempre più profondo. Da un lato i fedelissimi di Doris Lo Moro e dall’altro i seguaci della consigliera regionale Amalia Bruni. Una “guerra” iniziata ancora prima della candidatura a sindaco di Doris Lo Moro e che prosegue ancora oggi, con la querelle su chi debba ricoprire la carica di capogruppo in Consiglio comunale. Per un gruppo di iscritti e simpatizzanti al Pd non «possono esserci dubbi su chi debba ricoprire il ruolo di capogruppo del Pd in Consiglio comunale: è naturale, anzi doveroso, che la candidata a sindaco del centrosinistra, sostenuta da 12mila cittadini, venga riconosciuta come la figura di riferimento dell’opposizione e quindi capogruppo del Pd, primo partito in città». L’ipotesi «che alcuni consiglieri vogliano mettere in discussione il suo ruolo appare incomprensibile e richiede spiegazioni puntuali: quali sono le reali motivazioni di questo ostracismo?».
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