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Vibo, «Sanità senza programmi da 20 anni»: il monito del sindaco Romeo all’Asp

Secondo il primo cittadino l’atto aziendale può essere l’occasione per definire le linee di sviluppo Ribadito il ruolo nevralgico delle guardie mediche e proposta la creazione di due sub-distretti

Programmare sulla base di precise linee guida, anche su quelle indicate all’unanimità dalla Conferenza dei sindaci. È questo, per il sindaco di Vibo, Enzo Romeo, il presupposto per risollevare le sorti della sanità vibonese. Si riparte dall’atto aziendale, strumento che dispone l’organizzazione e la funzionalità dell’Azienda sanitaria, la cui bozza è stata presentata giorni fa dai vertici Asp in Conferenza dei sindaci per aprire a proposte e integrazioni. Romeo ha rilevato come finalmente nel documento strategico vi sia contezza delle condizioni in cui versa l’Asp e degli obiettivi ai quali si deve puntare per migliorare la situazione e avere un’Azienda che sia reale, non solo sulla carta.
Poi la stoccata all’apparato amministrativo dell’Asp e il monito: «L’atto aziendale – ha tuonato Romeo – e ogni azione volta al miglioramento della sanità devono essere determinati da una puntuale programmazione, che è mancata per vent’anni. Se gli uffici non sono in grado di programmare, di progettare, di definire le linee di sviluppo non avremo mai un euro per l’Asp vibonese».
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