Dopo le lacrime, il silenzio e giornate intense di riflessione nel dolore, la morte di Francesco Mirabelli, il bambino di tre anni, schiacciato e ucciso da una trave staccatasi da un’area divertimento all’interno del parco urbano, è tornata ad alimentare il dibattito, dentro e fuori l’aula del Consiglio comunale. E tra leoni da tastiera che si esercitano senza soluzione di continuità e primi piani inopportuni nel corso del funerale, dall’aula dell’assise cittadina, si è tornato ad affrontare una questione destinata a segnare per molto tempo la comunità. «Per la generazione dei nostri figli – ha spiegato il capogruppo del Partito democratico Francesco Colelli, nel corso dei lavori della terza commissione consiliare – questa vicenda sarà uno choc che l’intera città si porterà dietro per decenni, come la nostra ancora ricorda la tragica morte di Federica Monteleone». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale