Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 23 Settembre 2025

Processo Karpanthos, rito abbreviato per tre ex amministratori di Cerva

Hanno scelto il rito abbreviato l’ex sindaco di Cerva, Fabrizio Rizzuti, l’allora assessore comunale Raffaele Scalzi e l’ex consigliere di maggioranza Raffaele Borelli, imputati nel processo Karpanthos. Il procedimento, scaturito da un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, punta a far luce su una duplice associazione di tipo ‘ndranghetistico e dedita al traffico di droga, caratterizzata dalla disponibilità di armi e da attività illecite quali estorsioni, rapine, ricettazione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Le indagini hanno interessato i territori di Petronà, Mesoraca, Cropani, Isola, Cerva, Milano e Lucca. I tre imputati, accusati di voto di scambio politico-mafioso, erano già stati rinviati a giudizio insieme ad altri coinvolti che avevano optato per l’udienza preliminare ordinaria. In quella fase, i difensori Giovanni Merante e Amedeo Bianco avevano sollevato un’eccezione di incompetenza territoriale davanti al Tribunale di Crotone, che aveva trasferito gli atti a Catanzaro. La Dda aveva quindi rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio e, nell’udienza preliminare, i tre hanno optato per il rito alternativo. Secondo le ipotesi accusatorie, in occasione delle elezioni comunali dell’11 giugno 2017, i tre candidati, insieme a Tommaso Scalzi e Massimo Rizzuti (già a processo con rito abbreviato), avrebbero stretto un accordo con Tommaso Scalzi, originario di Cerva e già condannato per associazione mafiosa, in quanto ritenuto appartenente alla cosca guidata in Lombardia da Franco Trovato. L’intesa avrebbe previsto il sostegno elettorale in cambio di denaro e di una percentuale sugli appalti pubblici aggiudicati dal Comune. La lista civica “Progetto Futuro”, guidata da Fabrizio Rizzuti, vinse le elezioni con 436 voti contro i 416 della lista avversaria “Unione per Cerva”, ottenendo 7 seggi su 10 in Consiglio comunale. Tra gli eletti, oltre al sindaco Rizzuti (32 voti), figuravano Jessica Scalzi (57), Raffaele Scalzi (94), Natale Agostino (47), Simone Colosimo (46), Raffaele Borelli (43), Veronica Gentile (33) e Alessio Sacco (32). Il gup distrettuale Sara Merlini ha rinviato l’udienza al 10 febbraio, data in cui è attesa la requisitoria del pubblico ministero Veronica Calcagno. L’indagine Karpanthos, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro, prende il nome antico della città di Petronà. Gli inquirenti ritengono che abbia permesso di documentare l’attività di due gruppi criminali della Presila catanzarese: la cosca Carpino di Petronà, già coinvolta negli anni Duemila in una sanguinosa faida, e il gruppo dei cosiddetti “Cervesi”, entrambi sotto l’influenza della locale di Mesoraca. Secondo l’accusa, le due articolazioni sarebbero state attive nelle estorsioni ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona, con ramificazioni anche a Lecco, Genova e Torino.

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