L’Asp sta lavorando alla riorganizzazione dei presidi di continuità assistenziale, ossia delle guardie mediche. Saranno una decina le postazioni che a breve verranno meno con gli accorpamenti, per garantire il rispetto del rapporto di uno ogni 5mila abitanti e per assicurare postazioni aperte, scongiurando disservizi. Le attuali guardie mediche non si possono più mantenere. A fronte di 41 presidi, infatti, vi sono solo 40 professionisti titolari: numero ovviamente insufficiente per tenere aperte tutte le postazioni e per assicurare la regolare turnistica. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale