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A Catanzaro mezzo secolo per una sentenza e arriva... l'ennesimo salasso per il Comune

Da un danno stimato in 26mila euro Palazzo De Nobili si trova a dover versare complessivamente 1,2 milioni. L’Ente ha presentato un piano di rateizzazione ma la Regione ha chiesto al Tar la nomina di un commissario

Cinquant’anni per una sentenza definitiva. Una vicenda kafkiana che dimostra in maniera plastica come la lentezza della macchina giudiziaria possa avere effetti pesantissimi, in questo caso sulle casse di una pubblica amministrazione. E così il Comune di Catanzaro si trova a dover pagare oltre un milione e duecentomila euro alla Regione per un debito iniziale di appena 26mila euro. Per riannodare le fila di questa storia di malaburocrazia, bisogna tornare alla fine degli anni Sessanta quando il Comune espropriò alcuni terreni nel quartiere Pontegrande per realizzare la scuola Manzoni. L’opera venne conclusa ma con un ritardo di due anni rispetto alla decorrenza degli espropri. Negli anni Settanta, la Regione, che nel frattempo aveva assorbito l’ente che possedeva quei terreni, ha chiamato in giudizio l’amministrazione comunale per quel ritardo. Sono dovuti passare però oltre trent’anni per la prima pronuncia del Tribunale di Catanzaro.
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