
Maria Luisa Antonietta Mingrone resta presidente del Tribunale di Crotone. Lo ha stabilito il Tar del Lazio. Che ha rigettato il ricorso presentato da Massimo Forciniti, attualmente giudice alla Corte d’assise di Catanzaro, che chiedeva l’annullamento della delibera con la quale il Consiglio superiore della magistratura, il 19 febbraio di quest’anno, ha nominato Mingrone alla guida del Palazzo di giustizia.
Mingrone e Forciniti avevano partecipato alla procedura per l’assegnazione dell’incarico direttivo. Ma il plenum si determinò a favore di Mingrone con 18 voti e bocciò la proposta di Forciniti attribuendogli 9 preferenze. Da qui la decisione di Forciniti, fino a quel momento presidente facente funzioni del Tribunale di Crotone, di rivolgersi ai giudici amministrativi per riscrivere l’esito della valutazione. Su tutti, Forciniti contestava il fatto che Mingrone non sarebbe stata legittimata a partecipare alla procedura per l’assegnazione della presidenza del Palazzo di giustizia dal momento che svolse già lo stesso incarico dal 30 settembre 2008 al 17 settembre 2015. Un arco di tempo tale che - per il ricorrente - avrebbe dovuto escluderla dal riaffidamento delle medesime funzioni. Invece, Mingrone ha ribattuto che il divieto sarebbe scattato solo alla scadenza dell’ottavo anno d’incarico e non prima, come nel suo caso, poiché era stata presidente per 6 anni, 11 mesi e 23 giorni. Una tesi, questa, accolta dal Tar del Lazio.
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