Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 12 Ottobre 2025

Da discarica a simbolo di rinascita, a Pizzo è il giorno della «legalità»

 
 
 
 
 
 
 

“Polo sportivo ricreativo Marinella”: è quanto si legge all’ingresso della nuova realtà che da quest’oggi assume un ruolo importante nel nucleo urbano di località Marinella. Realtà resa possibile però grazie alla bonifica dell’ex discarica di località Arcidiacono, per la vicenda alla quale si può scrivere finalmente la parola “fine”. Questa mattina, prima di entrare nel vivo della cerimonia pre-inaugurale, con le autorità civili e militari a fare da corona, sono state illustrate fasi e momenti che hanno caratterizzato l'importante progetto di bonifica e riqualificazione dell’ex discarica (progetto avanzato e perfezionato nel corso di tutti questi anni); ed hanno avuto parola il commissario unico per le bonifiche nazionali, il Generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà (oggi anche nella duplice veste di moderatore), la prefetta di Vibo, Anna Aurora Colosimo, il Tenente Colonnello dei Carabinieri e subcommissario alle bonifiche, Nino Tarantino, Fabrizio Penna del Mase, il direttore generale Arpacal Michelangelo Iannone, il direttore tecnico della Serveco, Carmelo Marangi, ed il rup Nico Donato. A fare gli onori di casa, il sindaco Sergio Pititto. Peraltro il Generale Vadalà ha voluto concludere l'attività su Pizzo invitando anche gli altri ex sindaci avvicendati negli anni e coi quali ha condiviso le diverse fasi che hanno portato alla bonifica definitiva. In platea, Franco Falcone e Gianluca Callipo, e a ricordare la terna commissariale ci ha pensato anche la prefetta Colosimo, menzionando l’omologo in quiescenza Antonio Reppucci (assente perché fuori regione) «che ha dato tanto a questa città». La struttura di Vadalà consta di 18 militari e 7 specialisti e sono stati tutti menzionati, perché tutti hanno contribuito alla chiusura del contenzioso: l’ex discarica é stata infatti oggetto di una procedura di infrazione europea, ed il Generale Vadalà ha sempre accelerato per arrivare presto a conclusione. Tutto è filato come da programma, d’altronde era inevitabile, vista l’efficienza della struttura del commissario unico. Assenti il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, e la viceministro Vannia Gava (perché all’estero) che ha mandato un video saluto, mettendo in risalto l’impegno profuso dal Generale Vadalà, ringraziandolo «per l’impegno e la tenacia», e rilevando come Pizzo oggi sia «la testimonianza concreta di ciò che significa abitare il territorio. Oggi, luogo rigenerato e sicuro, il sito di Pizzo è emblematico, perché oltre alla bonifica rappresenta anche la rinascita. A Pizzo - ha concluso la viceministro - l’esempio di buona amministrazione; e da questi successi, bisogna ripartire per guardare avanti con consapevolezza e speranza». Nel pomeriggio è stata inaugurata anche l’area ludica per i più piccoli, animata dalla scuola di danza “Dance Academy F.M.”, nonché da competizioni sportive dimostrative. La presenza di Falcone e Callipo, mette in risalto la volontà dei sindaci a riqualificare il sito dell’ex discarica. Il progetto iniziò col governo Falcone che, allo scopo, aveva ottenuto un finanziamento di 1.247.000 euro; finanziamento che fu poi utilizzato dall’amministrazione Nicotra, che fece eseguire i lavori sulla foce del fiume Angitola. Fu poi la volta del governo Callipo che ottenne un finanziamento che faceva capo ai fondi Cipe 2012. Prima 1 milione, ma fu poi realizzato un progetto di 4 milioni per eseguire la bonifica (anziché il cupping) con approvazione della Conferenza dei servizi. Ed è da questo che è, poi, partito il commissario Vadalà, nel 2017/2018. Ora è tutto nelle mani dei fruitori. Da qui, il monito del direttore generale Arpacal Michelangelo Iannone: «Bonificare e restituire valore ai territori non significa solo riqualificare l’ambiente, ma proteggere la salute delle comunità che in esso vivono. Ogni intervento di risanamento ambientale è anche un atto di prevenzione sanitaria: meno contaminazione significa più salute, più qualità della vita e più fiducia nelle istituzioni».

leggi l'articolo completo