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Da Catanzaro in Svizzera, così incanta la voce di Francesca Prestia

Applausi e calorosa accoglienza a Lucerna, la città del centro-nord della Svizzera, per l’esibizione musicale della catanzarese Francesca Prestia.

Invitata da Unitre - l’Università popolare in lingua italiana, spagnola e portoghese - in collaborazione con l’associazione calabrese di Lucerna, il circolo Famiglia Amaronese e l’associazione Club Fuscaldese, la cantastorie ha preso parte alla cerimonia di apertura dell’anno accademico 2018/2019 presso il centro Papa Giovanni Seetalstrasse – Emmenbrücke.

Il professor Angelo Maisano si è soffermato sul valore culturale della Calabria grecanica, "minoranza linguistica in via di estinzione che sopravvive nei borghi antichi di Bova, Pentedattilo, Roghudi, Bagaladi, Palizzi. Sono i paesi dell’area grecanica – ha detto Maisano – che nell’estremo Sud della Calabria jonica, terra del bergamotto, a pochi chilometri da Reggio, trattengono orgogliosamente le tracce di un passato glorioso che resistono nella lingua grika, un mix di greco antico e dialetto calabrese, parlato ancora dagli anziani".

Francesca Prestia, naturalmente, ha cantato anche le sue ballate in grecanico: “I Agàpi pirìa tu Thiù!”, “Ela, elamu condà” e “O Potamò”. Ha infine ringraziato per l’invito e l’ospitalità : "La vostra è una realtà - ha detto - che fa onore al meglio della nostra Calabria. Col vostro generoso impegno rappresentate la risposta al bisogno di formazione culturale, socializzazione e integrazione della popolazione emigrata che per motivi linguistici, familiari, professionali ed economici non ha potuto studiare o che semplicemente ha il desiderio di allargare il proprio orizzonte culturale. Anche all’estero la nostra cultura, che si è forgiata nei secoli grazie alle commistioni di popoli e di varia umanità, dà lezioni di civiltà e solidarietà. Fiera di essere calabrese".

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