Come un nastro di seta lanciato verso l'alto da una ginnasta, un nastro di suoni si solleva nell'aria e si spiega, si apre sinuoso in un percorso ondulatorio, disegna un'infinità di chiocciole ed arabeschi, poi rotola verso il basso, si distende con grazia per via della sua leggerezza e si adagia per terra aspettando di innalzarsi di nuovo. Su un basso ostinato sostenuto dalla mano sinistra ossia una base armonica continua che l'autore amava definire «direttore d'orchestra» per la funzione di guida e di amalgama di tutto l'impianto sonoro, si muove infatti delicatamente, come quel nastro faceva nell'aria, la mano destra generando e rigenerando la melodia.
È la magia del Notturno op. 9 n.1 di Chopin, al pianoforte Paolo Restani, per gli Amici della Musica di Catanzaro. Paolo Restani, allievo da bambino di Vincenzo Vitale, celebre esponente della Scuola Pianistica Napoletana, è pianista spezzino di fama internazionale, che da ragazzino faceva la spola tra La Spezia e Napoli per prendere lezioni dal famoso maestro. Di tempo ne è passato tanto, ma il talento che Vincenzo Vitale aveva individuato si è tutto manifestato.
Restani ne ha fatta molta di strada da allora. Successivamente i suoi insegnanti sono stati Gerhard Oppitz (erede dell’arte interpretativa di Wilhelm Kempff) all’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera e Peter Lang al Mozarteum di Salisburgo. Ha inoltre ricevuto lezioni da Vladimir Ashkenazy, Aldo Ciccolini, Gustav Kuhn, Piero Rattalino. Ha studiato composizione a Roma con Paolo Arcà e a Milano con Bruno Bettinelli. Ha tenuto concerti in tutto il mondo per prestigiose associazioni e teatri e con autorevoli direttori d’orchestra.
I suoi CD e DVD sono pubblicati da Deutsche Grammophon, DECCA, Brilliant Classics, Imd Music & Web, Amadeus, Gruppo Editoriale l’Epresso. E’considerato uno dei maggiori interpreti di Listz. Dal 2018 è Artista Steinway. Graditissimo, dunque, il ritorno a Catanzaro, dopo qualche anno, per l’associazione Amici della Musica, nella sala affollata e partecipe di Palazzo De Nobili, ove il musicista ha avuto una calorosa accoglienza e molti sono stati gli applausi e i complimenti elargitigli a fine serata. Un concerto “corposo”, romantico, ben tagliato sulle sue qualità espressive e tecniche, che ha intrattenuto i presenti per circa un’ora e mezza, spaziando da Rachmaninoff a Chopin, da Verdi a Wagner, Listz e Debussy.
Un concerto quello di Restani fatto di personalissima tensione poetica, di slanci grandiosi, di voli fantastici, di teneri ma compostissimi abbandoni. Schivo e con molto contegno, l’artista sfodera bellissime sonorità, una tecnica brillante, suoni vigorosi e possenti, un fraseggio molto curato, un lirismo non comune.
È musica che coinvolge certamente e che non lascia indifferenti.
In programma Chopin: Tre Notturni op. 9 e Notturno in do diesis min. op. postuma, Polacca “Eroica”; Verdi Listz: Aida-Danza sacra e duetto finale S. 436, Miserere dal Trovatore S. 433, Rigoletto-Parafrasi da Concerto S. 434; Wagner Listz Feierlicher Marsch aus Parsifal S. 450; Franz Listz: Dagli Anni di Pellegrinaggio- Italie S.161 n. 5 Sonetto 104 del Petrarca; Serghej Rachmaninoff: 5 Preludi: op 32 n 5, 6, 10, 12 e op 3 n. 2 conosciuto come “Le campane di Mosca”. Ha bissato con Debussy: La plus que lente-valse.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia