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Al via il “Calabria Fest” tra polemiche e vetrina culturale

Al via “Calabria Fest” tra polemiche e importante vetrina per Lamezia. Il festival della nuova musica italiana, che ha preso il via ieri a Lamezia e che proseguirà fino a domani, se da una parte ha ottenuto il benestare del Comune, dall’altro non riceve l’elogio dei commercianti di corso Numistrano, che invece si schierano contro l’evento che ha, a loro dire, «penalizzato gli esercenti del centro».

Infatti se da una parte l’amministrazione comunale di Lamezia è lieta di dare il benvenuto in città a tutto il cast che è impegnato nell’iniziativa che vedrà come protagonisti giovani talenti a livello nazionale, pronti a sfidare la platea lametina e portare in scena il proprio talento, dall’altra parte si registrano voci critiche da parte dei commercianti di corso Numistrano per l'allestimento dell'evento. Gli esercenti, pur riconoscendo il valore dell'iniziativa, lamentano una serie di «problematiche logistiche e operative» per tutti coloro che svolgono attività commerciali sul corso.

«Dopo poco più di tre mesi dalla riapertura – sostiene Stefano Rocca a nome dei negozianti – con molta difficoltà si stilano i primi bilanci, che purtroppo vedono un calo, prevedibile, dei fatturati. Ciò dovuto sicuramente alla netta diminuzione degli eventi, quali matrimoni, cresime, comunioni e battesimi, alla poca presenza, come giusto che sia, degli stranieri, e non per ultimo, dalla paura, dovuta all'incertezza, di spendere. Le attività commerciali, qualunque sia il loro settore merceologico, si sono adeguate a tutte le normative anti covid, vedi ingressi controllati, mascherine, sanificazione di ambienti e prodotti, al fine di contrastare gli eventuali contagi».

"Calabria Fest", prosegue Rocca, «è un grande evento che metterà Lamezia alle luci della ribalta. L'evento di grande spessore e di notevole importanza, non fa altro che inorgoglire la città, nonché ancor di più, tutte le attività che operano sul luogo di svolgimento dello spettacolo, corso Numistrano; ma a che prezzo? Lo scotto, sono proprio le attività del corso a pagarlo. Si era giunti, dopo un susseguirsi di battaglie con le amministrazioni precedenti, ad una sorta di interazione tra operatori commerciali e Comune, ma da un po' di tempo l'amministrazione si è scordata di interpellare chi in questa parte di città ci vive, ci lavora, ci mangia e ci paga le tasse. Si è pensato di svolgere questo evento lo stesso, arrecando un notevole disagio al commercio». I commercianti contestano: la chiusura al traffico senza «nessun genere di attrazione durante l'orario di apertura delle attività», il fatto che durante il concerto «l'intera area sarà inibita al passeggio» e «ascoltare per quattro giorni musica assordante ininterrottamente, in un luogo dove vivono tante famiglie e altrettanto anziani».

In ogni caso l’Amministrazione comunale ringrazia tutti per lo spirito collaborativo mostrato e per l’ospitalità e ringrazia gli organizzatori per aver scelto Lamezia quale cornice di una frizzante festa della musica. Accanto al giusto entusiasmo ed al desiderio di far festa, si raccomanda, però, il massimo rispetto di tutte le misure anti contagio Covid, muovendo dal necessario senso di responsabilità a tutela dell'intera comunità. L’iniziativa nasce dalla volontà di «contagiare culturalmente ogni evento che trova nella città di Lamezia Terme una sua umana ed artistica accoglienza».

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