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Halloween, quando a Serra San Bruno si premiava il "Coccalu" più bello

Non siamo certo in Irlanda, dove la tradizione di Halloween affonda le sue origini nel periodo celtico, per poi essere esportata in America, ma a Serra San Bruno, nell'estremo Sud d'Italia, dove i giovanissimi da sempre tengono fede a una tradizione che contraddistingue la festività dei defunti.

Per capirne di più su quello che, per consuetudine avviene a Serra San Bruno, bisognerebbe fare un bel passo indietro e tornare a diverse centinaia di anni fa quando, già dalla fine di ottobre, i bambini serresi preparavano il cosiddetto "Coccalu" , cioè una zucca intagliata con occhi, naso e bocca a mò di teschio, da portare in giro per il paese, non alla ricerca di persone disponibili a offrire il tradizionale dolcetto in cambio dello scherzetto, ma chiedendo invece un'offerta in denaro con la tipica frase dialettale : "Mi lu pagati lu coccalu?".

Quest’anno, però, l'emergenza sanitaria ha reso impossibile il passaggio dei piccoli per le case o sul corso centrale e così l’amministrazione comunale per non sottrarre ai più giovani la gioia e l’emozione di impegnarsi nella preparazione del "Coccalu" più bello ha deciso di ideare il primo Contest Fotografico dal nome “Lu Coccalu 2020”. I ragazzi, quindi, lavoreranno ognuno sulla propria zucca e, ad attività finita, faranno una fotografia da pubblicare su Facebook nella pagina Visit Serra San Bruno invitando gli amici a mettere mi piace. Verranno premiate le prime tre foto che riceveranno più like. L’arco temporale a disposizione per votare tutte le foto va dal 4 novembre all’ 11 novembre 2020.

“A causa dell'emergenza Coronavirus - ha rilevato l’amministrazione guidata dal sindaco Alfredo Barillari- quest'anno i nostri bambini non potranno portare avanti la tradizione centenaria del "Coccalu". ll Comune di Serra San Bruno ha dunque pensato ad un altro mezzo per mantenere viva questa memoria. Nasce così il Primo Contest Fotografico “Lu Coccalu 2020”.

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