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Crotone, in videoconferenza la consegna dei riconoscimenti del Premio “Giovanni Grillo”

Si è svolta in video conferenza, mercoledì nel "Giorno della memoria", la cerimonia di premiazione delle scuole vincitrici della Sesta Edizione del Premio Giovanni Grillo, in ricordo degli Internati militari italiani. Una rassegna che parla calabrese quella  ideata e promossa dalla Fondazione che porta il nome di uno dei 600mila soldati italiani che dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di continuare a combattere per i fascisti e rimasero internati nei campi di prigionia nazisti. Giovanni Grillo, di Melissa nel Crotonese, era uno di loro. E la figlia Michelina Grillo, dirigente dell’Agenzia delle Entrate per ricordare suo padre che scelse la parte giusta anche a costo di sofferenze, ha promosso da anni il Premio riservato alle scuole e  realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico e con il patrocinio morale e gratuito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Aeronautica Militare e di RAI Per il Sociale.

Durante la cerimonia di premiazione online il dott. Antimo Ponticiello, direttore generale per lo Studente, nel richiamare l’alto valore etico e morale dell’iniziativa, ha introdotto il video messaggio della ministra Azzolina: “Il Ministero dell’Istruzione – ha ribadito nel suo videomessaggio la ministra ­ - sostiene con convinzione il Premio Giovanni Grillo ormai da tempo, perché è uno stimolo alla creatività e alla conoscenza per tanti studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Quest’anno il filo conduttore del concorso è stato il tema ‘Memoria e solidarietà’. Il consigliere per lo studio di iniziative sulla memoria storica del Ministero dei Beni culturali, Daniele Ravenna, che ha portato il saluto e l’apprezzamento del Ministro Dario Franceschini sottolineando che la Fondazione Premio Giovanni Grillo "ha il grande merito di ricordare agli studenti e non solo, le sofferenze e gli anni di vita sacrificati, le vite spezzate dei 600.000 internati militari italiani, soldati abbandonati a loro stessi dopo l’8 settembre 1943 da un governo incapace" e finiti prigionieri in Germania. L’importanza del testimoniare gli esempi del passato è stata evidenziata dal Direttore di Rai per il sociale Giovanni Parapini.

Presente anche l’Aeronautica Militare con il colonnello Antonio Bernabei il quale ha ricordato che Giovanni Grillo era un soldato dell’Arma Azzurra. Con grande sensibilità istituzionale è intervenuto il Prefetto di Bari Antonia Bellomo che ha manifestato un plauso per la finalità del Premio e la soddisfazione per l’esito del concorso, essendo state ben due, le scuole di Bari che hanno ottenuto riconoscimenti. Ha preso, infine, la parola la presidente della Fondazione, Michelina Grillo: “Il futuro è costruito nell’oggi, grazie alla scelta concreta della memoria e degli esempi che vogliamo interiorizzare e tramandare – sono le parole della Grillo - Ecco il significato del Giorno della Memoria, ecco il significato del Premio nazionale Giovanni Grillo: costruire un futuro libero da pregiudizi, scevro da discriminazioni, privo di persecuzioni. Un domani costruito sulla memoria del valore dell’umanità, della solidarietà, della libertà, della pace”.

I premi

I premi sono andati per gli Istituti secondari di Primo grado al video clip “Due storie – ieri: il coraggio contro la prepotenza - Oggi: Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto” realizzato dalle classi 3° A e 3° B della Scuola Media “Giovanni Pascoli di Polcenigo Istituto Comprensivo “Andrea Zanzotto” di Caneva in Provincia di Pordenone. Per gli Istituti secondari di Secondo grado il premio è andato al racconto fotografico “La solidarietà non ha tempo” realizzato da Eugenio Cassano e Mario Magrone della classe terza Amministrazione – Finanza e Marketing dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaele Gorjux– Nicola Tridente - Cesare Vivante” di  Bari.

Una menzione speciale è stata attribuita al video clip “Memoria e  Solidarietà” realizzato da Angelica Caldarola e Giusy Ottombrini della classe 2^ I del Liceo Scientifico e Linguistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Orazio Tedone” di Ruvoi di Puglia in provincia di Bari

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