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Premio Letterario Caccuri: Dacia Maraini vince la decima edizione

Nella sezione saggistica la scrittrice ha vinto con il libro "La scuola ci salverà". Nella Narrativa premiato Gaetano Savatteri con "Quattro indagini a Màkari" e per il Giornalismo e Letteratura ad Adriana Pannitteri per "La forza delle donne"

Dacia Maraini

Si chiude con la vittoria del libro "La scuola ci salverà" (Solferino) di Dacia Maraini la decima edizione del Premio Letterario Caccuri per la sezione saggistica. Al secondo posto, pari merito, gli altri tre titoli finalisti: "Oltre la tempesta" (Mondadori) di Paolo Crepet, "E vissero tutti felici e contenti?" (Cairo) di Cristina Parodi e "Danzare nella tempesta" (Feltrinelli) di Antonella Viola.

È la scuola il tema principale della X edizione del Premio, insieme ai giovani da cui bisogna ripartire e che non bisogna lasciare indietro durante e dopo l’emergenza sanitaria. “La scuola deve formare e non produrre” sono le parole di Dacia Maraini, vincitrice della decima edizione e seconda donna nella storia del Premio. Solo garantendo ai ragazzi un’istruzione migliore, restituendo alla scuola le risorse e la centralità che merita e l’adeguato supporto a tutti quegli insegnanti che si spendono ogni giorno per i propri studenti che si può ridare all’Italia una concreta speranza nell’avvenire.

“Quello che si scrive sulla scuola non è realmente ciò che accade nella scuola, perché quello che funziona non fa notizia e si mettono in evidenza solo i lati negativi – afferma Dacia Maraini in apertura del suo intervento sul palco del Premio Caccuri -. C’è una parte della scuola che va avanti con grande tenacia, gli studenti ma anche gli insegnanti e i professori, nonostante l’istituzione su cui non si investe da troppo tempo, non solo economicamente ma anche in cultura rimettendo al centro il ruolo della scuola.”

A Gaetano Savatteri va il Premio per la Narrativa con il suo ultimo romanzo "Quattro indagini a Màkari" (Sellerio) e ad Adriana Pannitteri il Premio Giornalismo e Letteratura per "La forza delle donne" (Perrone Editore).

Durante la serata finale del 10 agosto, condotta da Luca Barbarossa e Francesca Lagoteta, è stato assegnato anche il Premio Musica e Letteratura a Roberto Vecchioni, ospite speciale che ha presentato il suo ultimo libro “Lezioni di volo e di atterraggio” (Einaudi) in sintonia con il filo conduttore di una manifestazione che ha posto al centro del riscatto territoriale la cultura. La scuola del prof. Vecchioni e il racconto appassionato, colto, ironico e originale delle “giornate di follia” con i suoi alunni sono protagonisti della chiusura del Premio, oltre alla performance musicale con la quale ripercorre i principali successi.
“La cultura non è sapere, ma cercare. Dedico questa serata ai ragazzi, agli studenti – ha affermato Roberto Vecchioni -. Bisogna essere molto vicini ai ragazzi, ascoltarli sempre. Dietro questa loro frenesia c’è un mondo sterminato di sfumature. Amore si dice in tanti modi. Noi dobbiamo amare il mondo per quello che è, dobbiamo sapere che il sole esiste sempre. C’è una sola parola che elimina tutto il dolore e il male del mondo, e questa parola è amore".

Il 9 agosto assegnato anche il Premio speciale “Alessandro Salem” a Giorgio Gori che ha presentato in collegamento il suo ultimo libro "Riscatto. Bergamo e l’Italia: appunti per un nuovo futuro possibile" (Rizzoli).

Il presidente Adolfo Barone dell’Accademia dei Caccuriani, organizzatrice della manifestazione, è stato nominato Ambasciatore della Lettura 2021, un’ulteriore conferma dell’impegno dell’associazione insieme ai vicepresidenti Roberto De Candia e Olimpio Talarico nella promozione e nella diffusione della lettura e della cultura, ancora più significativo in un’area a basso indice di lettori e generalmente distante dai principali centri di fruizione e produzione culturale.

“Chi ci ha dato veramente il coraggio di iniziare quest’esperienza sono stati i caccuresi – ha dichiarato il presidente Adolfo Barone – quando il 18 agosto del 2011 Olimpio Talarico ha presentato il suo primo libro e c’era tantissima gente ad ascoltare. Lì abbiamo capito che c’era bisogno di una manifestazione come questa.”

Il decennale della manifestazione è stata l’occasione per realizzare il libro "Al castello d’estate" (Aliverti Editore), una raccolta di 26 racconti brevi scritti da altrettanti amici tra finalisti e autori che raccontano la loro esperienza a Caccuri e in Calabria.
Durante le giornate del Premio è stato inoltre presentato l’annullo filatelico insieme alla cartolina appositamente realizzati per il Comune di Caccuri da Poste Italiane e abbinati al francobollo della serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato a Rino Gaetano nel 40esimo anniversario dalla scomparsa.
L’Accademia dei Caccuriani ha voluto festeggiare questa edizione con un palinsesto speciale che abbraccia un periodo più ampio e si estende fino al mese di dicembre coinvolgendo anche il resto del territorio regionale con oltre 100 eventi e oltre 130 partecipanti tra autori e artisti. Tra i numerosi appuntamenti a seguire, a fine agosto sarà inaugurata la nuova Biblioteca degli scrittori calabresi, un progetto fondamentale per contribuire all’incremento dei lettori in una regione che è oggi all’ultimo posto nella classifica nazionale degli indici di misurazione. La biblioteca non sarà un semplice archivio ma anche un luogo di promozione di quello che è stato definito il “nuovo Rinascimento della scrittura calabrese”: da Mimmo Gangemi a Giuseppe Aloe, da Olimpio Talarico a Carmine Abate, sino a Domenico Dara. Da settembre a metà dicembre, poi, sarà la volta della rassegna teatrale che si terrà presso l’Auditorium di Caccuri.

Il pregio del Premio, riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica che ha inteso riconoscere l’impegno, il consenso di pubblico e l’entusiasmo degli organizzatori con l’onorificenza della Medaglia al valore culturale, viene ulteriormente confermato quest’anno dal rinnovo della Media Partnership con tre testate d’eccellenza: Rai Radio 3, l’Agenzia di stampa Dire e il Gruppo Pubbliemme.

Come di consueto, i quattro saggi – selezionati da un comitato scientifico presieduto dallo storico Giordano Bruno Guerri – sono stati votati da una giuria popolare e da una nazionale, composte in totale da 110 giurati (30 i nazionali e 80 gli accademici). La vincitrice Dacia Maraini ha ricevuto la “Torre d’Argento” forgiata dal maestro orafo Michele Affidato, che quest’anno ha ulteriormente omaggiato il Premio realizzando una spilla appositamente coniata con il logo dell’Accademia dei Caccuriani.
Il palmares dei vincitori del contest di saggistica delle precedenti edizioni annovera Pino Aprile, Roberto Napoletano, Barbara Serra, Claudio Martelli, Gianluigi Nuzzi, Antonio Padellaro, Nicola Gratteri e Carlo Cottarelli.
Non soggetto a voto delle due Giurie, ma di pari standing, il Premio speciale “Alessandro Salem” attribuito ai talenti del nostro Paese e assegnato nelle precedenti edizioni ad Alessandro Profumo, Paolo Mieli, Carmen Lasorella, Antonio Azzalini, Michele Placido, Massimo Cacciari e Jan Slangen.

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