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Vibo da leggere e scrivere. Presentato il programma della "Capitale del Libro 2021"

Un cartellone ricco di eventi per trasformare la città in un unico, grande salotto letterario

Emanuele Trevi. Il Premio Strega ospite a Vibo Valentia

“Vibo Valentia, una storia da vivere” ma anche da... leggere. E da scrivere. Perché sono pagine da riempire di vita, di colori e di emozioni, quelle della “Capitale italiana del Libro 2021”. Un nuovo inizio, una nuova storia che diventa la storia di tutti, della città e dell’intera Calabria.
A due mesi dalla proclamazione, infatti, l’agenda prende forma e ieri mattina nella sala consiliare di palazzo “Luigi Razza”, è stata illustrata una parte del fittissimo programma che si svilupperà nel corso dell’anno.

A mettere in pagina le prime parole è stata la sindaca Maria Limardo, alla guida «della prima città proclamata Capitale del Libro, all’esito di un esame». Una città – ha sottolineato – «che non solo vuole raccontarsi, ma vuole essere vissuta appieno attraverso i numerosi eventi proposti. L’intento è quello di valorizzare, attraverso la promozione della lettura, un intero territorio tramite il coinvolgimento dei sindaci della Provincia e della Regione. Vogliamo far entrare il libro nella vita delle persone perché la lettura ci rende liberi».

E citando lo psichiatra e saggista Paolo Crepet – che sarà uno degli ospiti – ha ricordato proprio come «senza cultura non ci sia libertà, scelta, né crescita sociale». Capitale del Libro come momento di riscatto e rinascita. Inclusione, partecipazione e crescita per Vibo, «ci poniamo – ha aggiunto la sindaca – come città che guarda al suo interno ma che si proietta a livello regionale e nazionale».

Tante ambizioni, dunque, e la consapevolezza condivisa con il presidente della Regione Nino Spirlì – presente alla conferenza stampa insieme al presidente del Consiglio comunale, Nazzareno Putrino, al direttore artistico Piero Muscari e ai diversi sindaci del Vibonese – che la cultura sia la chiave di volta. E proprio Spirlì si è soffermato sul valore della cultura come strumento di democrazia e sulla meritocrazia, sottolineando anche la necessità che gli eventi e i programmi siano adeguatamente pubblicizzati e condivisi. Affermazioni importanti, in un momento in cui il comparto cultura in Calabria, con le difficoltà di alcune delle più storicizzate realtà, non ammesse ai finanziamenti regionali, sta vivendo un momento assai difficile.

Per Vibo, comunque, un ricco cartellone – che è ancora work in progress – che recentemente ha avuto l’omaggio del Premio Strega 2021 Emanuele Trevi, dello storico e giornalista Paolo Mieli e dell’attrice Iaia Forte e che continuerà fino al 31 dicembre e oltre con altri ospiti dal calibro di Maurizio De Giovanni, Tommaso Labate, Lella Costa, Gian Ettore Gassani, Piera Detassis, Lella Golfo, Paolo Crepet, che presenteranno al pubblico dei lettori i loro libri più recenti.

La seconda parte del programma – altrettanto ricca – verrà presentata, invece, a gennaio e tra gli ospiti vedrà il premio Nobel per la letteratura 2019 Peter Handke, grazie al progetto messo in campo dalla casa editrice Settecolori, e un grande calabrese, Santo Versace.

Ma fondamentali saranno anche gli appuntamenti con il Festival “Leggere e Scrivere” (dal 26 al 30 ottobre), decennale presenza vivificante, una delle realtà più importanti del territorio ma con una reputazione nazionale di tutto rispetto, e poi il Vibook, il Festival Valentia e la rassegna “L’Isola che non c’è”. Insomma, un «lavoro di squadra» che coinvolgerà le associazioni e tra queste  Libera.

«In questo post Covid – ha spiegato il direttore artistico Piero Muscari – vogliamo trasformare Vibo in una grande libreria in piazza, un salotto letterario dove le tematiche che insorgono dai libri verranno discusse e dibattute insieme generando confronto e dibattito. Non sarà un semplice cartellone ma un vero e proprio contenitore capace di coinvolgere tutti gli attori del luogo, tra associazioni e addetti del settore, ma anche e soprattutto gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e i comuni limitrofi. Immaginiamo poi di chiudere con una grande festa al Salone del Libro di Torino 2022».

Libri che diventano punto di incontro e di partenza per raccontare i luoghi e i sentimenti. Quel filo che lega le tante tematiche che saranno affrontate – Sud, modelli di sviluppo, pari opportunità – e i luoghi con cui Vibo si metterà in collegamento per fare sinergia così che che «il Sud sia da traino». Questo «il messaggio» che la sindaca ha voluto ribadire, salutando i tanti ospiti che in collegamento o tramite video messaggio hanno voluto porgere il loro augurio alla città, tra cui da Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura del MiC, Piera Aiello, deputata e testimone di giustizia, Michelangelo Tagliaferri, fondatore dell'Accademia di Comunicazione di Milano, e lo scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni. Il colore della prima pagina, l’emozione di un nuovo inizio. Ora mancano le parole che andranno scritte giorno dopo giorno, con tutti, in condivisione. Perché la cultura è questo.

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