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Premio Strega, in corsa anche "Terra Santissima" della scrittrice vibonese Giusy Staropoli Calafati

La Fondazione Bellonci rende nota la lista dei libri presentati all’edizione 2022 del Premio Strega. Gli Amici della domenica, il gruppo storico della giuria del premio, ha proposto 74 libri di narrativa italiana pubblicati tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022.

Spetta ora al Comitato direttivo del premio scegliere i 12 titoli che si disputeranno l’ambito premio. La dozzina sarà annunciata giovedì 31 marzo alle ore 11, in una conferenza stampa che si terrà presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Adriano.

Tra i 74 titoli si fa spazio anche Terra Santissima, il nuovo romanzo della scrittrice calabrese (nata e cresciuta a Briatico in provincia di Vibo) Giusy Staropoli Calafati edito da Laruffa editore. Un libro che sin dall’uscita ha riscosso ampio consenso da parte della critica e dei lettori.

Lo Strega – dice l'autrice - è uno dei premi italiani più prestigiosi e importanti per uno scrittore. Ci sono passati i più grandi. Da Flaiano a Pavese, a Moravia, a Elsa Morante fino a Corrado Alvaro. Con Quasi una vita vinse lo Strega nel 1951. Ed io, comunque andrà a finire questa avventura, che se anche si fermasse qui ho realizzato un grande sogno, è a lui Corrado Alvaro che voglio dedicare la candidatura al premio Strega di Terra Santissima. A lui, a Francesco Perri e a Mario La Cava. Al trittico delle lettere: a Saverio Strati-Carmelo Filocamo-Walter Pedullà. Sono loro i padri della scuola alla quale mi sono formata. Alla Calabria che con passione e orgoglio mi onorerò di rappresentare. Essere proposta allo Strega è un risultato importante. Ma è soprattutto la ricompensa a non avere mollato mai, ad averci sempre creduto, e crederci ancora. E perchè forse la letteratura davvero potrà salvare la Calabria.

Allo Strega, con Terra Santissima, viene proposta la Calabria. San Luca, Polsi, Pietra Cappa, tutto l'Aspromonte. Il coraggio dei calabresi, la dignità descritta da Alvaro. Mia madre e mio padre. I miei nonni, i miei figli, ma soprattutto gli uomini e donne in grado di resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.  Ora non mi resta che incrociare le dita. E che più persone possibili lo possano leggere. In Calabria, in Italia. Ovunque.

Terra Santissima viene proposto allo Strega da Corrado Calabrò, giurista, scrittore e tra i più importanti poeti italiani contemporanei.

La proposta:

«Andata via – scappata – con la famiglia a nove anni, la giornalista Simona Giunta torna in Aspromonte per quello che avrebbe dovuto essere un breve servizio giornalistico sulla ‘ndrangheta, ma ne viene attratta irresistibilmente con un richiamo profondo e un’immanenza pervasiva.

Solo chi vi è nato conosce veramente l’Aspromonte: una montagna verde come la Svizzera ma dalla quale si vede il mare che abbraccia su entrambi i lati la Calabria, terra bella e incontaminata dai paesaggi incantati sotto un cielo azzurrissimo, abitata da persone vere, estremamente ospitali ma capaci di determinazioni estreme, persone che sono nel mondo e fuori del mondo, sospese tra la realtà mutante e regole di vita non scritte eppure rispettate religiosamente.

Alla religiosità (che è altra cosa della religione) è legata sacrilegamente la “Santa”, la ‘ndrangheta, che pur avendo esteso i suoi tentacoli alle città dell’intera penisola mantiene in Calabria radici tenaci con l’intimidazione generata dalla sua ferocia.

Con un linguaggio incalzante, insaporito da espressioni dialettali, talvolta decantate poeticamente, Giusy Staropoli ci rivela un mondo vero, non omologato con gli stereotipi dei resoconti di chi non lo sente dentro come parte inscindibile di sé.

Un amore appassionato per la sua terra, che si metastatizza nell’amore della giornalista per un pastore, anima la descrizione di luoghi e di consuetudini di vita, restituendoci in modo palpitante l’attrazione fatale nella bellezza e nella perdizione di una Terra Santissima, nella quale tanti uomini e donne sanno resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.» Corrado Calabrò

TERRA SANTISSIMA è un viaggio inquieto che una volta preso il largo restituisce certezze.

La protagonista, Simona Giunta, è una donna ostinata, caparbia e irregolare.  Con lei non sarà difficile comprendere che è con la bellezza che si guariscono le ferite. Ovunque. In Aspromonte, a Milano, a Duisburg. In capo al mondo. Nessuno verrà più colto dalla disperazione dovuta al dubbio che vivere rettamente sia inutile. In Terra Santissima, infatti, è trasformando l'inferno in Paradiso, che ci farà conoscere uno dei posti più belli del mondo.

Un viaggio che va oltre un'inchiesta giornalistica, motivo fondante per cui la protagonista viene catapultata in Aspromonte, per diventare riscoperta della propria identità. Con domande e risposte su un Sud inquieto in cui i suoi uomini adorano ancora le ceneri invece di proteggere il fuoco.

Una ricerca intima, che diventa esigenza collettiva. E soprattutto si propone di coinvolgere e riconvertire le questioni più ingrate della storia del paese.

L'amore che Simona proverà nei confronti di un rude pastore, travolgerà la sua vita, ma soprattutto, ed essenzialmente, cambierà la narrazione di un popolo che mai più si vede disposto a essere colto dalla disperazione dovuta al dubbio che vivere rettamente sia inutile.

Terra santissima è un'alvariana memoria. Una storia potente che trae spunto dal coraggio della vita. Che prende forza dai luoghi, dall'amore e dalla coscienza. Tira, per le corna, la storia italiana caricandosela addosso con convinzione e coscienza.

Terra Santissima è un luogo e uno stato d'animo. Un viaggio che ritorna alle origini, ma va oltre i confini. È un grido, è una rivoluzione.

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