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Ricadi, Davide Rigiani vince il Premio Berto

Il prestigioso riconoscimento all’opera prima

Davide Rigiani con «Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino» (Minimum Fax) ha vinto la XXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto, dedicato alle opere prime. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Capo Vaticano (Ricadi), nella tenuta calabrese a strapiombo sul mare dove Berto scrisse due dei suoi più grandi capolavori, «Il male oscuro» e «La Gloria». Il vincitore è stato proclamato da Antonia Berto, la figlia dello scrittore veneto, a nome della giuria presieduta da Ernesto Ferrero. Gli altri 4 finalisti erano Valentina Della Seta, «Le ore piene» (Marsilio); Gaia Giovagnoli «Cos'hai nel sangue» (Nottetempo); Edoardo Pisani, «E ogni anima su questa terra» (Castelvecchi); Fosca Salmaso «Mia sorella» (Il Saggiatore).

Presenti anche alcuni protagonisti della contemporanea rassegna «Estate a casa Berto» che, per la prima volta, ha visto affiancati il Premio e il Festival: da Emanuele Trevi a Danilo Rea.
«La giuria è rimasta colpita dall’inventiva dell’autore che, seguendo la lezione di Rodari e di Pennac, crea uno scoppiettante caleidoscopio di situazioni surreali – ha commentato la scrittrice Laura Pariani, membro della giuria che ha scelto fra 50 opere prime di 38 editori, confermando la grande vitalità del premio –. Il protagonista Tullio, bollato a scuola come una nullità, ha una mente ribollente di fantasticherie che rimbalzano dalla strampalata famiglia Ghiringhelli alla Banca Elvezia di Lugano e, con un vero e proprio effetto di stravolgimento culturale, producono riverberi fin nella Svizzera tedesca. Motore è l’invenzione linguistica che ottiene effetti umoristici di grande forza; come nei capitoli in cui le metafore prendono vita».

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