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Leggere & Scrivere. Al Festival di Vibo la cultura che unisce

Tre giorni di letteratura e musica, ma anche ponti fra discipline e idee

La cultura come luogo, come edificio, come ponte tra gli esseri umani. È questo lo spirito del Festival Leggere&Scrivere, giunto alla sua decima edizione e nato e cresciuto a Vibo Valentia, capitale del Libro lo scorso anno. Una cultura plurale, inclusiva, che in Calabria, terra radicata nell’incontro tra le culture e osservante dei riti antichi dell’ospitalità, viene vissuta dal 3 al 5 a Palazzo Gagliardi: «Una fotografia perfetta-come ha ricordato la sindaca Maria Limardo- di quanto sia frizzante e attrattiva Vibo Valentia quando si parla di cultura».

Dare la parola e ascoltare l’altro è faticoso e uno dei guardiani della cultura vibonese, Corrado L’Andolina, presidente del sistema bibliotecario dice quanto sia stato difficile dare vita a questi giorni, dal momento che gli esiti del progetto presentato regolarmente si avranno solo a fine anno, ed è «qui che è intervenuto il Comune, destinando fondi e garantendo continuità e storicizzazione del festival». Sì, perché la cultura ha bisogno di essere curata e alimentata e esige sforzi e sacrifici, come sa bene l’assessore Antonella Tripodi che riconosce alla direzione artistica, nelle persone di altri due custodi del sapere ed eccellenti organizzatori, con una lunghissima esperienza, Maria Teresa Marzano e Gilberto Floriani, di avere organizzato in pochissimo tempo il Festival, «l’unico festival letterario che si svolge in Calabria». Il festival che riunisce scrittori, giornalisti, studenti, educatori, giuristi, musicisti, urbanisti, attorno a temi fondamentali dei nostri diritti civili e delle questioni socio-economico-politiche: si parlerà e si ascolterà di musica, arte, archeologia, letteratura, luoghi e identità, migrazione e viaggio, istruzione e formazione, urbanistica, diritti, democrazia e futuro, e tutto, un incontro di voci e di racconti, sarà declinato nelle due sessioni, antimeridiana e pomeridiana di tre intensi giorni.

Si apre giovedì 3 novembre alle 9.00 con l’inaugurazione nell’Auditorium Spirito Santo e la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta dal Maestro NirKabaretti. A seguire, a Palazzo Gagliardi, Simonetta Gola di Emergency, la scrittrice Angela Bubba, l’archeologo Maurizio Paoletti, lo scrittore Pierluigi Franco, gli autori Federico Iodicicco e Alessandro De Virgilio, Giuseppina Princi, vicepresidente della regione Calabria, gli scrittori Marisa Fasanello e Gianmaria Donà Dalle Rose. A conclusione della giornata, “Tra demonio e santità”, le molte vite musicali di Alberto Fortis con concerto offerto da Anpit, Master Marketing e Zoom24.

Il venerdì 4 apre l’educatore e attore Michele Dotti con lo spettacolo “Ognuno è perfetto! Anche se c’è chi lo nasconde proprio bene…”, offerto dall’IIS Morelli-Colao di Vibo Valentia; e a seguire, lo scrittore Luciano Prestia, Maurizio Cannatà direttore del Museo Archeologico” di Vibo, il giurista Vincenzo Luciani che si soffermerà con gli studenti sugli aspetti giuridici dell’alternanza scuola-lavoro, lo storico dell’arte Giuseppe Nifosì, Rosario Varì, assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali della Calabria, gli scrittori Alfonso Geraci, Nicodemo Vitetta, Antonio Pagliuso e Armando Mauro, il costituzionalista Angelo Greco, l’antropologo Vito Teti, la scrittrice Eva Clesis. Si parlerà di architettura come spazio e tempo dell’umano nella tavola rotonda organizzata nella sala Conferenze della Camera di Commercio di Vibo, e a seguire gli scrittori Paolo Di Paolo e Francesco Magris, Amleto De Silva, Miriam Candurro, Francesco Musolino, Domenico Costa. La giornata sarà conclusa da concerto di Karima con Piero Frassi.

Sabato 5 novembre, dopo la presentazione di “Cogito ergo… possum, intelligenza artificiale e realtà virtuale al servizio della disabilità”, un progetto di robotica a cura degli studenti dell’IIS ITG-ITI di Vibo Valentia, a seguire gli scrittori Pier Paolo Giannubilo, Mario Filloley, Luigi La Rosa, Alessandro Zaccuri, Gaja Cenciarelli, Piera Carlomagno, Massimo Cannoletta, i sociologi Giap Parini e Olimpia Affuso, l’urbanista Rosario Chimirri, e, sui temi dell’odio spacciato per libertà d’espressione, il magistrato Giuseppe Ottavio Cricenti, la deputata Enza Bruno Bossio e l’avvocato Stefano Soriano. Quindi, nella parte conclusiva della terza giornata del Festival, Gilberto Floriani presenterà il volume da lui curato “Stampa ed editoria in Calabraia e a Monteleone,”, e dopo l’incontro dedicato al grande artista lucano Mango, alla presenza della moglie Laura Valente, e la riflessione di Gianluca Macrì sulla vita e le opere di Saverio Strati, le atmosfere evocative di Mauro Ermanno Giovanardi in concerto con “Un po’ d’amore”

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