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La Calabria nelle lettere d’amore al centro del volume “Lo straniero salito dalla parte del mare”

Presentato al cinema Comunale il romanzo d’esordio di Giuseppe Sanò

“È risaputo che, se leggendo una lettera, sembra di udire la voce della mano che l’ha scritta, allora vuol dire che è ben fatta. Sospese in un tempo indefinito, G. affida ad ogni pagina le vive memorie di un amore finito e di un malessere che sembra avidamente consumarlo”. Così si legge nel risvolto anteriore del libro di Giuseppe Sanò, 30enne di Catanzaro, al suo esordio letterario dal titolo “Lo straniero salito dalla parte del mare”. Un romanzo, edito dalla casa editrice La Rondine Edizioni, presentato ieri in città al cinema Comunale in occasione di un vivace incontro dibattito alla presenza, oltre che dell’autore, anche del direttore artistico della stessa struttura, Francesco Passafaro, e del relatore Francesco Caroleo.

L’editore Gianluca Lucia, che da anni pubblica e promuove la letteratura calabrese oltre regione - partecipando attivamente a fiere ed eventi di risonanza nazionale come MilanoBookCity e il Salone del Libro di Torino – nel corso del suo intervento ha evidenziato: “Non è facile fare letteratura in Calabria, ma l’entusiasmo dei nostri giovani ha bisogno di essere valorizzato. Giuseppe è un giovanissimo emigrato al contrario, cosa rara di questi tempi, che fa ben sperare per il futuro economico-culturale della nostra regione”. Sul romanzo oggetto della presentazione, Lucia ha aggiunto che “le lettere raccolte nello Straniero sembrano essere scritte da chiunque abbia vissuto un amore, ma la forza della sua narrativa risiede soprattutto nello stile chiaro e semplice e nell’avere qualcosa di concreto da dire. In fondo, per citare le parole che abbiamo voluto usare in copertina, ogni lettera, una volta spedita – o in questo caso pubblicata – finisce di essere mia, diventa tua”.

Laureato in Filologia Moderna all’Università La Sapienza di Roma, Sanò è docente di materie letterarie nelle scuole di primo e secondo grado. Dopo aver pubblicato alcuni articoli su «il Venerdì» di Repubblica e altre riviste universitarie, per diversi anni si è anche esibito dal vivo in alcuni locali della scena musicale romana con un progetto di cantautorato. “La parte più entusiasmante dell'aver scritto "Lo straniero salito dalla parte del mare" – ha raccontato l’autore - è stata poterlo condividere con la città in cui sono cresciuto. Avere un confronto diretto con i lettori e poter affrontare l'importanza dei luoghi e dei non luoghi, della letteratura epistolare, dei conflitti personali che si fanno impersonali in una cornice come quella del Teatro Comunale di Catanzaro - luogo per eccellenza della città - è ciò che rende uno scritto vivo, reale, concreto. È stato emozionante poter abbracciare le parole di tutti e ricevere una spinta motivazionale da chi si è trovato lì per mera curiosità e chi, invece, è venuto appositamente per prendere parte all'inizio di un percorso che, sin da ragazzo, ho sempre anelato e temuto. Per un romanzo che, a tratti, si muove lungo la fenomenologia dell'abbandono, ricevere una risposta così non ha eguali”.

Il libro è impreziosito dalla prefazione a cura di Claudio Giammona, professore associato di filologia classica all’Università La Sapienza di Roma, che commenta così: “Questa è, secondo me, l’essenza dello Straniero salito dalla parte del mare: un viaggio tra le coste ionica e tirrenica della Calabria, lungo torrenti e sentieri della Sila, al fianco di un narratore che nel rivivere quei suoi viaggi consegna alla lettera il suo percorso umano”. Il testo è disponibile in tutte le librerie italiane, su Amazon, IBS e in tutti gli store digitali.

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