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Catanzaro, il magistrato Annamaria Frustaci e "la ragazza che sognava di sconfiggere la mafia"

Libro presentato a Firenze nel Consiglio regionale della Toscana

Annamaria Frustaci

Si intitola «La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia» (Mondadori) il libro di Annamaria Frustaci, magistrato del pool antimafia creato a Catanzaro dal procuratore Nicola Gratteri, presentato oggi in Consiglio regionale della Toscana a Firenze, alla presenza di alcune classi di scuole fiorentine. Una storia in parte autobiografica, spiega una nota, in cui la protagonista, l'adolescente Lara che vive in un piccolo paese della Calabria, impara molto presto che nella sua terra esiste un malcostume fatto di violenze e soprusi che non ha riscontro con la laboriosità e onestà della sua famiglia e di tante persone. L'incontro con un magistrato e l’ispirazione tratta dalle figure eroiche di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino le faranno scegliere la strada del suo futuro.

Alla presentazione ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. «Questo libro sottolinea un concetto che io ritengo fondamentale - ha detto Mazzeo -: le mafie si combattono anche diffondendo la cultura della legalità, e lo si deve fare a partire dalle scuole. Investire in cultura significa investire in libertà. È questa la stella polare del mio impegno nelle istituzioni». Nell’occasione Frustaci ha risposto alle numerose domande che le sono state poste dagli studenti sulla mafia, sul suo libro, sulle sue scelte di vita. «Ci sono realtà criminali che hanno una caratteristica, quella di mimetizzarsi - ha spiegato -. Nei territori in cui le istituzioni sono meno presenti e ci sono maggiori difficoltà ad ottenere servizi e a vedere riconosciuti i propri diritti, loro ci sono e ti propongono soluzioni, così se ne diventa schiavi».

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