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A Lamezia Terme standing ovation per “Lo Schiaccianoci” del Russian Classical Ballet

Ci sono balletti che, senza limiti di età, occupano un posto speciale nel cuore di chi ne apprezza la delicatezza e il messaggio fatto di sogno e realtà. E’ il caso de “Lo Schiaccianoci”, la sempiterna magia di una fiaba che, ieri sera nel Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, grazie alla esibizione del Russian Classical BalletdiMosca, ha regalato un palpabile brivido di eccitazione. L’evento, organizzato da AMA Calabria è finanziato con risorse PAC 2014/2020 erogate ai sensi dell’Avviso Pubblico “Eventi di promozione culturale” emanato dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

La musica, i passi, i costumi, la scenografia dell’opera musicata da Piotr Ilyich Tchaikovsky appartengono all’immaginario collettivo e alla voglia di ritornare bambini generato dal climax del racconto “Lo schiaccianoci e il re dei topi” diErnst Theodor Amadeus Hoffmann, e della versione meno violenta “Storia di uno schiaccianoci” di Alexandre Dumas padre. Un’opera alla quale la sublime partitura di Tchaikovsky ha consegnato la vita eterna.

Nel teatro gremito in ordine di posti, generazioni diverse sono state accomunate dallo stesso entusiasmo. L’attesa di assistere a uno spettacolo sontuoso è stata pienamente ripagata. Genitori e figli hanno vissuto le stesse sensazioni ed emozioni, sottolineate da lunghi applausi. Merito va alla storia semplice quanto coinvolgente e alla musica appassionata e vibrante. Un binomio reso ancora più luminoso dalla performance del Russian Classical Ballet, che ha riproposto le coreografie di Marius Petipa, realizzate da Lev Ivanov, suo assistente.

Nel buio assoluto della platea le note dell’”Overture” hanno dato inizio al primo atto con un'allegra narrazione di una festa durante la vigilia di Natale, organizzata dalla benestante famiglia Stahlbaum. Tutto si svolge in un salone sfarzoso, nel quale sullo sfondo è presente un gigantesco albero di Natale. La giovane Clara (Irina Sapozhnikova) partecipa allegramente ai balli e ai festeggiamenti con gli altri invitati.

La festa viene interrotta dalla presenza, inizialmente inquietante, di Drosselmeyer che ha regalato a Clara un soldatino a forma di Schiaccianoci. Lo stesso zio della ragazza, in seguito, ha dato vita, sotto forma di bambole, ad Arlecchino, Colombina, il Soldato e, naturalmente, lo stesso Schiaccianoci.

Il secondo atto è ambientato nel Regno dei Dolci dove Clara e il suo Schiaccianoci, ritornato alla sua forma umana nei panni del nipote di Drosselmeyer, Hans-Peter (Ilnur Gaifullin), in seguito alla battaglia con un esercito di topi giganti, che ha concluso la prima parte, si divertono e prendono parte ad una serie di divertissement, prima di raggiungere il culmine del balletto, il Grand Pas de Deux con protagonisti la Fata Confetto, interpretata sempre da Irina Sapozhnikova e il Principe.

Sebbene la storia stessa riguardi Clara e Hans-Peter, il momento culminante del balletto è sempre ilGrand Pas De Deux, che si svolge nel Regno dei dolci. Unisce puro classicismo e maestosa regalità con romanticismo ed emozione, un momento che trasuda la perfezione classica. Entrambi i ballerini si sono esibiti in modo impeccabile, rendendo leggero il lavoro complicato della coreografia e allo stesso tempo possedendo i ruoli con una presenza scenica regale.E’ stata una toccante esibizione questa tra la Fata Confetto e il Principe; una danza divisa in quattro parti in cui i due protagonisti, inizialmente in duetto, danno seguito ad un assolo ciascuno fino a quando finalmente si riuniscono di nuovo.

Irina Sapozhnikova, in entrambi i ruoli è stata delicata ed elegante, padrona assoluta della scena grazie ad una mimica facciale, che trasmetteva compiutamente ogni sentimento. La ballerina è stata affiancata in modo fluido ed espressivo da Ilnur Gaifullin, nelle vesti del Principe. Un partner perfetto con il quale ha mostrato di avere un grande affiatamento ed ha gestito i tripli giri con grande sicurezza, come se fossero nati per ballare insieme. Il finale del Grand Pas de Deux è stata salutata da parte del pubblico con un entusiasmante applauso.

Ma la grandezza di questa versione de “Lo Schiaccianoci” non è da ascrivere solo ai due protagonisti. E’ l’intera Compagnia a dare un importante apporto all’intero spettacolo, soprattutto quando con i divertissement del secondo atto mettono in mostra il loro naturale talento.

La loro contagiosa allegria finale ha lasciato spazio ha ripreso la versione di Aleksandr Gorskij in cui Clara si risveglia tenendo stretto a sé il suo soldatino-schiaccianoci, riportandola lontana dal sogno vissuto. Una conclusione accolta con grande calore da parte del pubblico che ha elargito a tutti i ballerini una lunga standing ovation.

La rassegna teatrale di AMA Calabria proseguirà con un nuovo entusiasmante appuntamento. Giovedì 25 gennaio, alle ore 21:00, al Teatro Comunale di Catanzaro sarà di scena “La leggenda di Belle e la Bestia: il Musical”, con Diletta Belleri, Emanuele Galimberti, Manuel Diodato, Elisa Priano, Alessio Bendoni, Federico Della Sala, Maria Fanelli, Christian Peroni Michele Iuliano. Nella Francia dell’Ottocento, le colonne sonore s’intrecciano in uno spettacolo ricco di sorprese, per due ore di magia dove è impossibile riconoscere la realtà dall’immaginazione.

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