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Trame 13, una “semina” di idee, entusiasmi, rivoluzioni

Il bilancio del Festival dei libri sulle mafie di Lamezia.

La città di Lamezia Terme è stata, ancora una volta, il palcoscenico a cielo aperto del Festival dei libri sulle mafie, Trame, che da tredici anni ospita i protagonisti del dibattito sull’illegalità e le infiltrazioni delle mafie nella società, nella politica e nell’economia legale. «È stata un’edizione straordinaria. Molto partecipata, inclusiva, con tanti ospiti. La piazza gremita e gli altri luoghi sempre attraversati dalle persone dimostrano quanto Trame sia patrimonio di questa città», ha commentato il giornalista Giovanni Tizian da tre anni alla direzione artistica del festival.

«Giunto alla sua tredicesima edizione Trame ha mantenuto l’entusiasmo e la curiosità delle origini e ha messo in campo l’esperienza dell’ormai suo lungo cammino – ha detto il presidente della fondazione Trame ETS Nuccio Iovene –. Si sono moltiplicati i linguaggi utilizzati nel festival, che dallo scorso anno ha la durata di sei giorni, passando dall’arte alla fotografia, dai reading agli spettacoli teatrali, dalla musica ai libri, dai documentari ai film, dalle testimonianze ai dati, ragionando sempre sul tema della lotta alle mafie e della costruzione di una società più libera. Sono cresciuti gli incontri e i compagni di strada, sia tra gli sponsor che le collaborazioni, con una partecipazione sempre più ampia non solo individuale ma anche di soggetti collettivi. Infine, ed è la cosa che mi ha di più colpito, in questa edizione sono stati tanti i partecipanti che hanno ricordato come da giovani avessero avuto l’occasione di seguire il festival, un’esperienza che li ha positivamente segnati e a cui sono rimasti affezionati. Anche a loro, dunque, e a tutti quelli che ci hanno seguito in questi giorni intensi, un ringraziamento per la loro presenza».

Migliaia le presenze ogni giorno tra i cinquanta eventi nelle tre location canoniche del festival a cui quest’anno, per la prima volta, si sono aggiunti altri luoghi: piazza Mazzini, la Stazione Centrale, il Tribunale e il Teatro Costabile di Lamezia Terme. Il festival è stato particolarmente seguito anche attraverso i canali social ufficiali di Trame, e il canale YouTube ha totalizzato ben 11.014 visualizzazioni.

Tra le novità più interessanti e attrattive di Trame13, la mostra «Visioni Civiche - L'arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune», in collaborazione con l'associazione Metamorfosi, visitabile fino al 28 luglio negli spazi del Museo Archeologico Lametino.

Nel corso del festival sono stati illustrati il report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, il rapporto annuale Ecomafie di Legambiente in anteprima nazionale, e il report “RimanDATI” realizzato dall’Associazione Libera, presente anche con uno stand con i prodotti delle cooperative sociali che gestiscono beni confiscati alla mafia.
«Grazie a tutti, dai volontari allo staff, agli ospiti – ha detto Tizian – . Ma soprattutto a tutte le persone che hanno attraversato i tanti luoghi del festival. Una storia che lascia una traccia a futura memoria». Appuntamento al giugno 2025.

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