
Una giornata, la terza di Trame, particolarmente attenta alla riflessione su responsabilità individuale e collettiva nella lotta contro le mafie, al coraggio e all’importanza di fare la scelta giusta, il tutto declinato nei linguaggi più giovanili, originali, artistici e all’approccio educativo per le nuove generazioni. Il graphic novel “Da che parte stai? Siamo tutti chiamati a scegliere” (edito Tunuè) nasce per esempio da una storia proprio di Pietro Grasso, ex magistrato, procuratore antimafia e presidente del Senato che ne ha sviscerato spunti e tematiche con gli autori, Emiliano Pagani, Alessio Pasquini e Loris De Marco.
Grasso si è naturalmente aperto anche al dibattito sulla politica e sulla contestata riforma della giustizia: «Oggi si vuole indebolire il potere giudiziario. Attraverso mille provvedimenti, per esempio l’abrogazione dell’abuso d’ufficio apre a tutti i favoritismi di cui si avvalgono anche le magie. Significa fare un favore alle mafie – e aggiunge, senza troppi giri di parole – criminalizzare il dissenso è un brutto segnale per la democrazia, come indebolire la magistratura per esempio, che è quella che controlla l’operato dell’esecutivo. Il sistema democratico si deve basare su questo. Siamo in una democrazia ma stiamo attenti, perché va vissuta giorno per giorno».
E ancora su separazione delle carriere, «un giudice che ha l’esperienza del pubblico ministero ha la tenacia per andare fino in fondo. Un giudice può fare meglio la funzione del pubblico ministero senza innamorarsi di tesi investigative. Le due funzioni si arricchiscono a vicenda. Io sono contro la retorica dei supereroi, quelli con i superpoteri – aggiunge invece a proposito del graphic novel che trae spunto dalle sue vicende familiari – le persone come Falcone e Borsellino, invece, sono modelli da imitare, avevano un alto senso del dovere, dello Stato, avevano la capacità di rialzarsi di fronte a qualsiasi difficoltà».
Sono questi i temi che stanno a cuore oggi a Pietro Grasso, attivissimo con l’associazione Scintille di futuro che si dedica alla diffusione dei temi sulla legalità e costituzione soprattutto nelle scuole, «grazie soprattutto al contatto con i ragazzi, con i giovani, con le scuole, la fragilità di oggi dev’essere una forza per affrontare le difficoltà».
Di fumetti e graphic journalism, anzi della “nona arte” come narrazione si è parlato anche nel corso del pomeriggio a proposito della mostra, allestita nei locali del Museo Archeologico Lametino, dedicata a Giancarlo Siani. Le opere esposte sono tratte proprio dal graphic novel “Giancarlo Siani… e lui che mi sorride…” di Alessandro di Virgilio ed Emilio Lecce per i tipi di Round Robin. Proprio sul linguaggio dei fumetti e dell’arte grafica in ambito museale, per esempio, si è soffermato il direttore della DRM Calabria, Fabrizio Sudano: «Sono ovviamente ottime occasioni per portare nei musei nuovi pubblici, a patto che tutto rientri in un progetto culturale con un suo senso, una sua missione».
Nella lunga giornata di Trame, focus anche sulle ecomafie con numeri preoccupanti, in particolare per il Sud: per esempio Campania, Calabria, Puglia e Sicilia da sole rappresentano dal 40 al 50% dei reati ambientali in Italia. La Calabria svetta purtroppo al secondo posto per i crimini legati ai rifiuti, in aumento del 37% nell’ultimo anno ma, con una crescita del 40% anche per quanto riguarda le denunce.
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