Negozi chiusi la domenica? La proposta del governo gialloverde divide i commercianti ed i consumatori crotonesi. Nelle scorse ore il vicepremier, Luigi Di Maio, ha annunciato una revisione del decreto Salva Italia - varato dall'allora presidente del Consiglio, Mario Monti, nel 2011 - nella parte che liberalizza l'apertura degli esercizi commerciali la domenica e durante le festività.
Ma secondo il ministro dello Sviluppo economico, la riforma che ha in mente l'esecutivo prevederebbe una turnazione in maniera tale da lasciare aperto un negozio su quattro. «Sono favorevole alla proposta del governo», commenta Anna Carolei, direttrice di un supermercato della grande distribuzione che apre in via Tito Minniti. «È giusto che la domenica – aggiunge – sia un giorno da dedicare alla famiglia o per fare altro».
Carolei non ha nessun timore per un eventuale contraccolpo economico nel lungo periodo: «Penso che questa preoccupazione – rimarca la direttrice dell'esercizio commerciale – interessi più i grandi centri urbani che uno piccolo come Crotone». Anche Ivana La Macchia, cassiera del supermercato ha accolto con piacere l'ipotesi di Di Maio: «È giusto riposare la domenica». Non pienamente convinto Antonio De Angelis, altro dipendente dell’esercizio commerciale: «Ci sono dei pro e dei contro su questa decisione – è la sua opinione – sebbene non venire a lavorare di domenica per me andrebbe bene». Sulla stessa linea anche Giusi Strigaro, cassiera di una market della grande distribuzione che apre in via Discesa San Leonardo: «Sarei contenta se non dovessimo stare sul posto di lavoro la domenica – evidenzia – perché è giusto dedicarla alla propria famiglia». E alla domanda se con la chiusura domenicale dei negozi lo stipendio potrebbe risentirne, la giovane dipendente è netta: «Meglio riposare».
Chi è contraria all'ipotesi lanciata da Luigi Di Maio è Valentina Mori. «A dire il vero - spiega - io sarei più favorevole ad una chiusura il lunedì e non la domenica in quanto le persone, all'improvviso, potrebbero avere bisogno di un qualcosa. E oggi sono in condizione di trovare tutto nei negozi». Invece, prosegue, «con un obbligo di chiusura verrebbero danneggiati anche gli utenti che hanno libera solamente la domenica per fare la spesa». Allo stesso modo la pensa pure Marilena Chimenti: «Non trovo convincente lasciare chiusi i negozi la domenica, specie i generi alimentari». «Occorrerebbe altrimenti – spiega – lasciare la domenica libera anche a chi lavora nelle cucine, call center, ecc e quindi si fermerebbe il mondo». Non propriamente d'accordo con questa proposta Leonardo Vallone. «Premesso – mette in evidenza – che è giusto che ogni lavoratore debba avere dei giorni di riposo, ma più che far tirare giù la saracinesca la domenica, auspicherei una pausa durante la settimana». Un concetto ampiamente ripreso anche da Giusi Pistoresi: «Assolutamente contraria alla chiusura domenicale». Il motivo? «Chi lavora da lunedì a sabato – spiega – soltanto di domenica ha la possibilità per fare la spesa o acquisti vari». Ma non solo. «Coi negozi aperti – aggiunge – la città è anche più viva, specie nel periodo invernale».
«Sono d'accordo – dice invece Palmina Paparo – perché è giusto che chi lavora abbia qualche domenica libera, anche se bisognerebbe pensare ai tanti che lavorano durante la settimana e quindi hanno a disposizione solo il week-end per fare la spesa e compere in generale. Quindi mi auguro che rimanga la turnazione». Per Valentina Ferraggina la soluzione migliore «sarebbe un'apertura con una turnazione sulla base di quanto già avviene per le farmacie, così chi ha un'esigenza particolare, specie per i generi alimentari, potrà trovare qualche negozio aperto».
Caricamento commenti
Commenta la notizia