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Catanzaro, attività al collasso: sul tavolo un piano straordinario

Non solo vincoli ma anche opportunità. È questa la richiesta che arriva a gran voce da commercianti e categorie produttive e che a Catanzaro sta provando a farsi strada nei palazzi della politica. Appena venerdì scorso la protesta eclatante del comitato ristoratori di Catanzaro, che hanno riconsegnato i registratori di cassa all'Agenzia delle entrate, a simboleggiare l'insostenibilità della situazione finanziaria e le difficoltà di una riapertura segnata da paletti e misure di sicurezza che richiederanno comunque investimenti ad attività che, in vece, in questo periodo di emergenza Covid hanno avuto un crollo dei fatturati. Proprio tali aspetti sono stati in più occasioni posti al centro di incontri e proposte. E giusto in questa fase al Comune di Catanzaro si è discusso della possibilità di rinviare la Tosap, la tassa sull'occupazione del suolo pubblico, e di individuare un percorso normativo che permetta di estendere gli spazi all'aperto degli esercizi di ristorazione e dei bar.

Catanzaro è la città che ha già “incassato” il rinvio a dicembre del pagamento della Tari, e l'intenzione dell'amministrazione è ora quella di provare a mettere in campo un pacchetto di misure. Lo scenario di criticità è stato quindi posto al centro di una riunione della commissione alle Attività economiche, presieduta dal consigliere comunale Antonio Ursino. L'organismo consiliare si è confrontato con il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, gli assessori Alessio Sculco (Attività economiche), Ivan Cardamone (Patrimonio), Alessandra Lobello (Turismo) e con il dirigente del settore Patrimonio, Andrea Adelchi Ottaviano.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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