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Milioni di euro bruciati dal Coronavirus, le strutture del Vibonese valutano la chiusura

Spiaggia di Tropea

Mentre ancora si sta definendo la cosiddetta Fase 2, per provare ad uscire in maniera graduale dalla crisi sanitaria, complice anche l'ormai prossima stagione estiva, il primo pensiero va al settore del turismo, duramente piegato dall'emergenza.

Ferme ormai dal mese di marzo, le strutture ricettive del Vibonese sono vuote e le agenzie di viaggio gestiscono solo disdette. Attualmente, di prenotazioni neanche l'ombra. E se i mesi di aprile e maggio sono stati cancellati con un colpo di spugna, ad impensierire gli operatori del settore sono i ritardi e le incertezze circa una fase che avrebbe al contrario dovuto garantire programmazione e sicurezza.

A pesare è la perdita di incassi che dall'inizio del lockdown, per la sola Tropea, ad esempio, «ha significato milioni di euro al giorno per tutto l'indotto».

L'articolo completo nell'edizione odierna di Vibo della Gazzetta del Sud.

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