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Ente fiera di Catanzaro, due sovrintendenti per la parte artistica e fieristica

Saranno due le “anime” che dovranno dare vita all'Ente fiera di Catanzaro ormai in via di ultimazione a Lido. Già da tempo è stato deciso che la mega-struttura da 5.500 metri quadrati che sorge nell'area Magna Grecia, di fronte alla stazione ferroviaria, venga affidata in gestione alla Fondazione Politeama, senza dunque creare alcuna società ad hoc ma inserendolo invece nel contesto di una realtà che nel tempo ha portato avanti un'importante attività artistica del teatro cittadino. L'idea del sindaco Sergio Abramo è ancora più precisa. L'Ente fiera è infatti per vocazione destinato a ospitare eventi nel campo fieristico, che nel resto d'Italia riesce a muovere numeri importanti a livello economico e di indotto, ma in virtù dei suoi enormi spazi può anche diventare teatro di eventi artistici, dai concerti a particolari rappresentazioni teatrali. Per questo Abramo pensa di affidare la parte squisitamente artistica al sovrintendente della Fondazione Politeama, mentre l'aspetto fieristico dovrebbe essere gestito da una figura di nuova istituzione in seno alla Fondazione, un altro sovrintendente d'area, insomma, che si occupi in maniera specifica di questo settore.

Alla Gazzetta del Sud il sindaco spiega che servirà un manager esperto in questo tipo di attività, in modo da riuscire a organizzare almeno quattro o cinque fiere di livello per far entrare Catanzaro in questo circuito capace, potenzialmente, di dare un contributo all'economia cittadina: si pensi, per fare un esempio, ad alberghi e ristoranti che potrebbero accogliere espositori e visitatori. Uno scenario interessante per la città, dunque, di fronte al quale però occorrerà muoversi con cura per far sì che il motore dell'Ente non giri a vuoto ma parta col piede giusto. Non a caso qualche settimana fa il capogruppo di Catanzaro con Abramo, Giuseppe Pisano, aveva lanciato la proposta di individuare il manager con una manifestazione d'interesse e aveva puntato in particolare sulla necessità di valorizzare un'opera che «proietta il capoluogo in una prospettiva di sviluppo inedita». Il tempo delle decisioni, dunque, si avvicina sempre più e nel frattempo un primo banco di prova potrebbe essere quello offerto dall'esame per avvocato in programma dal 15 al 17 dicembre. La struttura, che amministratori e tecnici giurano sarà pronta a fine ottobre, sarebbe perfetta, viste le dimensioni, per garantire lo svolgimento della prova rispettando le norme anti-Covid.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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