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Vertenza E-Distribuzione Calabria, sindacati in protesta al "Centro di Formazione"

Polemica sull'esternalizzazione delle Manovre Mt a ditte esterne, le prestazioni di lavoro programmato, gli spostamenti di orario e le prestazioni in ore viaggio che eccedono il normale orario di lavoro

I segretari generali regionali di Filctem CGIL- Flaei CISL -Uiltec UIL, Antonio Mangano, Domenico Maida e Vincenzo Celi , in presidio presso “Il Centro di Formazione” di E-Distribuzione Calabria per protestare contro le "fughe in avanti dell'azienda su alcune delle tematiche ancora oggi oggetto della vertenza nazionale, soprattutto sull’esternalizzazione delle Manovre Mt a ditte esterne e quindi dello sciopero già in atto, delle prestazioni di lavoro programmato, degli spostamenti di orario e delle prestazioni in ore viaggio eccedenti il normale orario di lavoro, oltre alla proclamazione di una giornata di sciopero Nazionale di 8 ore per del prossimo 17 dicembre c.m.".

I segretari manifestano inoltre solidarietà e vicinanza verso i lavoratori obbligati ad essere presenti in aula come formatori/valutatori del personale delle imprese, seguita da una seconda fase “in cantiere” col personale d’impresa, finalizzata ad effettuare manovre di Rete e lavori sugli impianti, che, secondo le intenzioni di E- distribuzione, in futuro dovrebbero sostituire gli operativi stessi e tutto quello che ne consegue.

"Siamo al paradosso" dicono ed esprimono anche, forte preoccupazione per le modalità del tutto discutibili messe in campo da E-Distribuzione che riteniamo provocatorio nei confronti delle OO.SS. e autoritario verso i lavoratori per metterli in difficoltà e a non poter rifiutare a svolgere il ruolo di formatore/valutatore al personale d’impresa, seppur i lavoratori sono consapevoli che queste attività che oggi sono “esclusive e distintive” e che si svolgono in azienda con personale Enel, domani potranno essere svolti da ditte terze.

"Riteniamo inoltre che tale circostanza, metta in difficoltà ed esponga i lavoratori a responsabilità di natura civile e penale, su questo sappiamo che le segreterie nazionali stanno consultando gli uffici competenti in materia. D'altronde sul progetto aziendale i lavoratori hanno già dato il loro disappunto con la massiccia partecipazione allo sciopero Nazionale del 19 Novembre 2020. Auspicheremmo - concludono - che la stessa attenzione fosse applicata anche alla gestione dei casi Covid. Un tampone rapido non può bastare per certificare il rientro in sicurezza dei lavoratori colpiti dal virus e dei colleghi della cellula".

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