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Vibo, in nove mesi 10mila cassintegrati. A rischio la tenuta occupazionale

Lo sblocco dei licenziamenti previsto nei prossimi mesi fa paura al fragile tessuto economico vibonese

L'occupazione nel 2015 di piazza Municipio a Vibo Valentia

Sebbene il nuovo anno porti con sé un carico di buone speranze, con l’augurio che la pandemia in corso possa finalmente essere debellata, per molti, però restano vive le preoccupazioni legate agli effetti negativi che il Covid ha generato, sia sul piano economico che produttivo. E nel vibonese le cose non sono andate molto diversamente, rispetto alle altre province di Italia. Anzi, proprio la fragilità e la debolezza del suo tessuto economico ha reso ancora più preoccupante la situazione anche in termini di una possibile ripresa, o meglio di risposta concreta agli effetti sociali ed economici che la crisi pandemica sta determinando. Se, già negli ultimi dieci anni erano sfumati 10mila posti di lavoro, con decine di aziende che una dopo l’altra avevano chiuso – basti pensare all’area industriale ormai deserta – adesso il rischio è che il 20% dei lavoratori perdano la loro occupazione. Ma resta un nodo che ancora non sembra essere stato definitivamente risolto cosa accadrà quando finirà la cassa integrazione ed il blocco dei licenziamenti?

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