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Lamezia Terme, braccio di ferro sugli stagionali della Sacal

Il nodo delle assunzioni a termine all’aeroporto passate da ottanta a quarantacinque

Aeroporto di Lamezia

Il day after dell’incontro tra sindacati e Sacal, che coincide con lo sciopero che ha causato la cancellazione di 5 voli Alitalia da e per Lamezia, è scandito dai malumori per le proposte avanzate dalla società che gestisce gli aeroporti calabresi. I punti critici, rimasti sul tavolo dopo l’accordo siglato solo da due delle quattro organizzazioni sindacali che hanno partecipato al vertice, restano quelli dei lavoratori stagionali e part-time. Le proposte dell’Ad di Sacal Gh Piervittorio Farabbi e del responsabile Risorse umane Andrea Falvo hanno trovato un’apertura condizionata da parte di Fit Cisl e Uil Trasporti, nettamente contrarie invece Filt Cgil e Ugl Ta. L’accordo prevedeva che su circa 80 lavoratori che ogni estate prestano servizio all’aeroporto lametino quest’anno ne venissero assunti 40 (20 operai e altri 20 impiegati) e con un part-time al 50% fino al 31 ottobre. Ieri in un nuovo incontro Cisl e Uil hanno “strappato” alla società altri 5 operai da assumere non al 50 ma al 75%. Ai dipendenti part-time viene poi proposto di passare full-time solo fino al 31 ottobre ma nessuno di loro ha accettato la proposta dell’azienda.

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