Posa della prima pietra tra due mesi e fine dei lavori nel 2023, ma Hub tecnologico che nascerà a Tiriolo ha già conquistato l’Università Magna Græcia. L’interesse del rettore al progetto non è peraltro sfuggito al presidente dell’Harmonic Innovation Hub. Intesa tra rettori, dunque, perché, da ex numero uno dell’Unical, Gino Crisci ha già in mente una realtà che «coinvolga le tre università calabresi» e Giovambattista De Sarro non sembra avere alcuna intenzione di farsi pregare. «È il posto giusto da cui rilanciare tutta la produttività calabrese» ci dice un rettore particolarmente entusiasta del fatto che l’Hub tecnologico nascerà al centro della Calabria e in una location - ricorda - «vicino al nostro ateneo, ma anche all’aeroporto, a un’importante rete ferroviaria e all’autostrada». De Sarro, dunque, sembra già sentirsi parte di un sogno talmente grande e importante che lui lo proietta verso il mondo intero senza, però, mai perdere di vista la ricaduta che il borgo digitale, come lo chiama il progettista Massimo Roj, potrà avere sulla realtà accademica del capoluogo di regione. La mente vola così a quei brevetti che i ricercatori dell’Umg mettono a punto, ma che poi si scontrano con la dura legge del mercato.
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