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Revelis a sostegno delle buone pratiche. Ecco la startup di Catanzaro che smaschera le illegalità

L’iniziativa nata dall’intesa tra quattro giovani informatici catanzaresi

La squadra di Revelis durante una giornata di lavoro

Si chiamano "startup" e costituiscono modelli di business sostenibili di vitale importanza e rappresentano la chiave per un deciso progresso tecnologico, economico ed occupazionale anche in Calabria. Catanzaro non è rimasta certo indietro a questo cambiamento e noi abbiamo incontrato alcune start up che si sono distinte anche fuori dai confini nazionali. Si chiama Revelis e in meno di tre anni ha ottenuto importanti riconoscimenti regionali e nazionali, fino alla partecipazione al Ces 2021 a Las Vegas e al Gitex 2021, la più importante fiera della tecnologia degli Emirati Arabi, correlata ad Expo 2020, durante la quale ha ricevuto elogi dagli operatori internazionali presenti essendo risultata tra le sei startup italiane più interessanti della manifestazione. Nasce dall’iniziativa di 4 professionisti catanzaresi nel settore dell'informatica con oltre 20 anni di esperienza nell’ideazione, coordinamento e realizzazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo prototipi e prodotti software, progetti di consulenza per clienti pubblici e privati. Un orgoglio tutto calabrese dato che l'azienda ha un organico di 20 “data scientist” che si occupano della progettazione ed implementazione dei progetti per importanti clienti industriali nazionali ed internazionali che si sono laureate all'Università della Calabria e, il 20 per cento possiede anche un dottorato di ricerca. La mission di Revelis è principalmente l’aumento della qualità della vita delle persone.

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