Il rincaro dell'energia sta causando disagi anche nel mondo del commercio calabrese. Ad alzare il livello dell'attenzione è il presidente di Confesercenti Catanzaro, Vitaliano Mongiardo.
L'iniziativa
"Ci siamo quasi, tocca ora alla provincia di Catanzaro dopo l'ottimo lavoro da parte dei colleghi di Confesercenti di Reggio Calabria, si è fatto tanto rumore oltre ad aver lavorato anche a proposte concrete arrivate agli organi competenti e istituzioni. Domani 15 martedì con un'azione coordinata da noi di Confesercenti Catanzaro, sia su Catanzaro corso Mazzini altezza Imperiale, Lamezia Terme corso principale e Soverato isola pedonale alle ore 19 stiamo chiedendo di spegnere le luci delle proprie attività per 10 minuti questo per ribadire che siamo vigili e attenti alle imminenti manovre che il governo nazionale sta mettendo appunto per intervenire sul caro bollette, ma non dev'essere un intervento "spot" ma prendere seriamente la situazione grave creata e inondare le aziende di aiuti su tutti i fronti. Da una crisi sanitaria abbiamo visto che se ne può uscire ma da una crisi finanziaria/economica dopo gli ultimi 2 anni di sfinimento crediamo che ci vorranno almeno 10 anni per ripulire le macerie che si creeranno.
Il momento che stanno vivendo le piccole e piccolissime imprese, soprattutto quelle che operano in territori da sempre svantaggiati, è drammatico. Senza un intervento deciso dell’Esecutivo che non si limiti a misure “spot” ma che tenga in considerazione un impianto strategico definito e di ampio respiro, moltissime aziende rischiano di chiudere nei prossimi mesi per l’impossibilità di sostenere i costi di gestione delle proprie attività a fronte di una contrazione dei consumi (nel 2020 ha generato mancati introiti per oltre 120 miliardi).
Aziende sane, che sono sempre state sul mercato in maniera competitiva, producendo utili, e che ora potrebbero non riuscire a superare questo tsunami economico che le ha colpite e le ha portate sull’orlo del baratro senza che gli si possa imputare alcuna colpa.
Le proposte
Rottamazione tributaria:
-*Riportare, a tutte le imprese che nel 2020 e 2021 hanno subito perdite di fatturato, gli importi erariali dovuti sino al 2021 al solo tributo eliminando sanzioni e interessi e dilazionando il pagamento, prevedendo degli scaglioni in funzione all’importo del debito, fino a un massimo di 180 mesi;
-*Creare un sistema di premialità che preveda una riduzione percentuale degli importi dovuti se il contribuente sceglie di pagare in tempi più brevi rispetto a quanto previsto;
-*Eliminare, o ridurre di almeno il 50%, i tributi locali del 2020 e del 2021 a tutte le imprese che negli stessi anni hanno subito perdite di fatturato o di reddito ristorando gli Enti Locali delle mancate o minori entrate.
Sostegno all'occupazione
-*Sostenere le aziende che non licenziano, che operano in regioni svantaggiate e che nel 2020 e 2021 hanno subito perdite di fatturato, con l'esenzione dei contributi da versare ai propri dipendenti per due anni;
-*Sostenere le aziende che creano nuova occupazione, che operano in regioni svantaggiate e che nel 2020 e 2021 hanno subito perdite di fatturato, con l'esenzione dei contributi per i nuovi assunti, di qualsiasi sesso ed età, della durata di tre anni e la riduzione del 50% per i successivi due;
- *Prorogare la cig legandola alla durata dello stato di emergenza.
Sostegno alle imprese
*Agevolare l'accesso al credito rafforzando le misure di garanzia che consentano alle aziende di acquisire liquidità con procedure veloci e semplificate;
*Sospendere per il 2022 la verifica della regolarità contributiva e tributaria per ricevere sostegni dagli Enti Intermedi (regioni, comuni, ect) e per la partecipazione a bandi di gara pubblici;
*Prorogare a tutto il 2022 la moratoria su mutui e prestiti;
*Prorogare a tutto il 2022 la sospensione dei protesti;
*Prevedere misure di sostegno sugli affitti tramite lo strumento del credito d'imposta per le imprese che operano in regioni svantaggiate e che nel 2020 e 2021 hanno subito perdite di fatturato;
*Intervenire per calmierare il mercato dell'energia con azioni maggiormente incisive: azzerare le spese per gli oneri di sistema e le accise, ridurre al 10% l’iva per le aziende e ridurre le spese di trasporto e gestione del contatore intervenendo sulla quota energia, legando la durata di tali misure alla normalizzazione dei costi del mercato energetico.
Caricamento commenti
Commenta la notizia